Non ci sta Rossana Indiveri, moglie del dg della Asl di Lecce Stefano Rossi, all’accusa di un presunto conflitto di interessi in riferimento alla sua attività nell’azienda sanitaria leccese, nella quale oggi riveste il ruolo di dirigente con responsabilità nelle gare territoriali. A sollevare il caso nei giorni scorsi è stato il sindacato Cisal Sanità di Lecce, che ha sottoposto la questione all’Autorità Nazionale Anticorruzione.
La dottoressa, ai dubbi sollevati dall’organizzazione sindacale, replica punto per punto.
Il primo riguarda la sua nomina come membro della commissione esaminatrice per l’assegnazione di incarichi nel distretto socio-sanitario di Galatina. Nomina approvata in Asl con una delibera del luglio scorso.
“Non si tratta di un atto ad personam – fa sapere – ma rientra in una complessa deliberazione con la quale vengono nominate 23 commissioni esaminatrici”, Indiveri è componente di una sola di queste. “Si tratta di un atto adottato nella piena osservanza ed esecuzione delle norme cristallizzate nel regolamento apposito – continua – quello per il conferimento degli incarichi al personale del comparto sanità, in accordo e sottoscritto da tutti i sindacati presenti”. La sua nomina – si legge ancora nella precisazione – era l’unica possibile per garantire il corretto svolgimento dei lavori non esistendo nessun altra unità operativa semplice amministrativa nei distretti. Va precisato inoltre che l’incarico non comporta vantaggi o retribuzioni e non rientra in nessuno dei casi di conflitto di interessi individuati dalla stessa Autorità Anticorruzione”.
Il secondo punto contestato dal sindacato riguarda una determinazione del 25 settembre 2024, con cui Rossi ha affidato alla moglie la responsabilità dell’unità operativa “Coordinamento servizi amministrativi territoriali”, che include la gestione dell’ufficio Patrimonio, con la possibilità di autorizzare acquisti fino a 100mila euro.
“Si tratta di un atto di macro organizzazione che interessa l’intera asl e rimodula il sistema delle deleghe in azienda – fa sapere la dottoressa- non introduce incarichi ulteriori rispetto al passato” e, tra l’altro, l’incarico è rivestito dalla dottoressa Indiveri dal giugno 2022, in virtù di un contratto sottoscritto con il precedente direttore generale.
Infine la dichiarazione di astensione, firmata da Rossi e la moglie, c’è ed è a portata di tutti sul sito Asl – conclude la replica- la pretesa che fosse firmata quando il dg Rossi è stato nominato commissario per lo scorporo del Fazzi non è pertinente, poichè nulla aveva a che fare con il rapporto di dipendenza della coniuge nella Asl di Lecce.