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Omicidio Stasi, l’imputato: “lasciavo la droga a casa sua e gli davo 100 euro”

“Appena abbiamo iniziato, gli davo 100-150 euro alla settimana, poi quando sono sparite le dosi di droga non gli ho dato piu niente”. Secondo Luigi Borracino, condannato a 20 anni come esecutore materiale dell’omicidio di Paolo Stasi, avvenuto il 9 novembre di due anni fa, davanti al portone della sua abitazione a Francavilla Fontana, ci sarebbe stato un accordo tra lui e il 19 enne ucciso a colpi di pistola, per la custodia della droga che sarebbe stata lasciata nell’abitazione della famiglia Stasi.
La versione di Borracino emerge dalle dichiarazioni che l’imputato, all’epoca minorenne, ha rilasciato ai pm Giuseppe De Nozza della procura di Brindisi, al procuratore dei minorenni Simona Filoni e al sostituto Paola Guglielmi, che lo hanno interrogato nel carcere di Brindisi, il 2 ottobre 2023.
Anche la circostanza relativa alla custodia della droga sarà oggetto di domande a Borracino, il prossimo 21 gennaio, davanti alla Corte d’Assise di Brindisi. In questo troncone, sono sei gli imputati: Cristian Candita, con l’accusa di concorso nell’omicidio, per aver accompagnato in auto Borracino nei pressi dell’abitazione di Paolo Stasi, e altri cinque per spaccio, tra i quali figura la madre del 19enne ucciso che, al tempo stesso, è parte civile assieme al marito e alla figlia. La droga sarebbe stata il movente dell’omicidio secondo la Procura perché Stasi e la madre avrebbe accumulato un debito pari a 5mila euro, per dosi consumate e non pagate.
Borracino ha spiegato di aver conosciuto Stasi dopo il lockdown tramite un amico comune, morto poi in un incidente stradale, di aver iniziato a frequentarlo per giocare alla play station e di aver capito che di lui si poteva fidare, tanto da chiedergli di “mantenere la sostanza stupefacente” a casa.
Secondo Borracino, il 19enne gli avrebbe detto di dover “parlare prima con la madre”. Cosa che, stando a quanto riferito dall’imputato, sarebbe avvenuta a distanza di un paio di giorni.
Stando alla versione del ragazzo, Paolo Stasi gli avrebbe dato una mano a confezionare le dosi in cameretta. “Gli dicevo, fai tu oggi, quando tornavo tardi da lavoro”. E sempre secondo il suo racconto, avrebbero fumato qualche volta insieme. “Diceva che fumava anche la madre, ma davanti a me non è mai successo”, ha precisato Borracino.

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