La notizia non è ufficiale e non è stata comunicata da Palazzo di Città, ma è certo che una delegazione del gruppo Renantis si è recata dal sindaco Pino Marchionna. A quanto pare, si sarebbe discusso dei possibili investimenti del gruppo Nadara nella città di Brindisi e della disponibilità di aree (che non è affatto scontata vista la situazione ingarbugliata che si riferisce all’utilizzo di banchine e piazzali retroportuali).
Nadara è un gruppo nato dalla fusione tra Renantis e Ventient Energy, che opera nel settore delle energie rinnovabili. L’idea industriale riguardante Brindisi, come specificato nelle schede progettuali presentate sul tavolo della decarbonizzazione, è divisa in interventi: il primo riguarda l’attività industriale metalmeccanica, da realizzarsi presso due distinti impianti produttivi, uno a Brindisi e l’altro a Taranto, per la costruzione delle grandi basi, dei tralicci metallici e delle navicelle per la realizzazione delle strutture per eolico galleggiante. Il secondo riguarda la realizzazione e la manutenzione di due parchi eolici galleggianti in Puglia, a una distanza compresa tra i 10 e i 21 chilometri dalla costa.
Ma sono in molti a chiedersi il motivo per cui l’incontro non è stato allargato anche agli assessori competenti ed ai capigruppo consiliari e non è un caso che due capigruppo di opposizione abbiano chiesto la convocazione di una conferenza dei capigruppo per saperne di più.
Proprio l’eolico offshore rappresenta un argomento controverso in quanto la sua realizzazione al largo di Brindisi viene messa in discussione da tutti coloro che lo ritengono dannoso ai fini paesaggistici e quindi turistici.
