BARI – Ancora una volta bisognerà raschiare il fondo del barile per trovare le coperture necessarie. Anche il 2024 per la sanità pugliese si dovrebbe chiudere con un deficit di 130/160 milioni di euro. Leggermente più del 2023 che chiuse con un rosso da 124 milioni di euro, nonostante una iniziale stima di 200milioni di euro. Debito che fu sanato, con gli ultimi 39 milioni ad aprile scorso.
Anche questa volta la manovrina di assestamento da 60 milioni di euro, da sottoporre al voto dei consiglieri nei prossimi giorni, dovrà fare i conti con i bilanci in rosso della sanità. Sono 15 i milioni di euro che verranno accantonati per iniziare a coprire il buco. Il resto sarà trovato nel bilancio di previsione che approderà in Consiglio regionale a dicembre. Non basterà, naturalmente, bisognerà reperire anche altro sia da fondi romani che da recuperi interni alle Asl.
Il resto dell’assestamento sarà pressocché tecnico. Due le annotazioni: un piccolo, piccolissimo tesoretto sarà riservato per “spese impreviste” che, tradotto, significa a disposizione dell’aula per le richieste che arrivano dai consiglieri regionali di entrambi gli schieramenti. Per i Consorzi non dovrebbero essere previsti stanziamenti a parte 300mila euro da destinare al collaudio della diga del Locone per l’approvvigionamento idrico. Ammesso che il piano dell’assessore all’Agricoltura Pentassuglia di sanare il capitolato che più di tutti drena soldi ai Consorzi, e cioè il sistema irriguo, vada in porto. Si vedrà.