LECCE – Hanno patteggiato la pena otto degli imputati nell’inchiesta della Guardia di Finanza leccese denominata Easy Bonus sfociata nel febbraio scorso in 13 arresti, di cui 4 in carcere e 9 ai domiciliari.
Sotto accusa l’applicazione truffaldina del bonus facciate con i proventi riciclati all’Estero, in particolare in Lituania.
Al vertice del giro di affari, secondo gli inquirenti, uno studio di consulenza a Presicce-Acquarica di proprietà di Marcello Giorgio Monsellato, che ha patteggiato la pena a 5 anni di reclusione, 6mila euro di multa e la confisca di beni per oltre sette milioni di euro.
Tre anni e 2 mesi per Alessio Greco, 7mila euro di multa e confisca di beni per oltre 290mila euro.
Per Donato Lezzi 5 anni di reclusione e 3.600 euro di multa.
Tre e anni e quattro mesi di reclusione è la pena patteggiata da Luigi Rossetti, oltre a 6mila euro di multa.
Tre anni e cinque mesi per Monica Sansò, oltre a 10.000 di multa e confisca di beni per oltre 740mila euro.
Per Celestino Scarlino 4 anni di reclusione e confisca pari a 446mila euro.
Michele Scognamiglio ha patteggiato la pena a 3 anni di reclusione.
Per Antonio Talema 3 anni e mesi 7, 10.667 euro di multa e confisca che sfiora i 430mila euro.
Monsellato e Lezzi sono stati interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e legalmente interdetti per la durata della pena.
Greco, Rossetti, Sansò, Scarlino, Scognamiglio, Talema sono stati interdetti per 5 anni dai pubblici uffici.
