LECCE – Il pareggio al fotofinish ottenuto dal Parma che fino al 90esimo era sotto di due gol, ha lasciato ampi strascici di amarezza tra i tifosi e i dirigenti del Lecce. La delusione per un successo sfumato nei cinque minuti finali trapela anche dalle parole del presidente Saverio Sticchi Damiani.
Presidente provo sintetizzare con qualche aggettivo questo Lecce: intelligente, cinico, muscoloso, ingenuo per finire.
” Si è una partita che lascia l’amaro in bocca perché sai, prendere due gol nei cinque minuti di recupero dispiace. È un prezzo che si paga alla giovane età di questa squadra che chiaramente nei 5 minuti finali ha fatto vedere un po’ la propria inesperienza. Bastava gestirli un po’ meglio però insomma sempre questa giovane età poi ci porta in tanti frangenti della gara a essere particolarmente liberi, freschi e fisicamente anche esuberanti. Oggi abbiamo pagato un prezzo alto a un po’ di inesperienza perché la gestione della parte finale della gara ci ha dato tante opportunità per indirizzarla in un’altra maniera”.
Forse è proprio lì il rammarico maggiore. Cinque contropiedi non si possono sprecare in quel modo con una partita che volgeva ormai al termine.
” Sì, o se proprio li devi sprecare utilizzali per guadagnare tempo, diciamo siamo riusciti a sprecarli senza nemmeno far passare particolarmente il tempo. Questi sono proprio peccati di gioventù e ma questa squadra, come posso dire, ha nella gioventù i suoi tanti pregi e qualche difetto come stasera che ci portano a pagare un prezzo. Ci sta, dobbiamo essere bravi a voltare pagina perché è antipatico pareggiare una partita così”.
Restano comunque tante belle indicazioni importanti perché il primo tempo è stato ineccepibile.
” Sì è stato un buon primo tempo, tante indicazioni importanti, anche alcune cose da migliorare. Devo dire che non possiamo permetterci di rimanere in dieci per un’espulsione, voglio rivederla, ma mi è sembrata un’espulsione che una squadra del genere non può permettersi ecco. Non è un’espulsione di gioco, non è un’espulsione figlia della gara ma così è un lusso che non ci posso concedere”.