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Accordo Regione-medici di base, più ore di assistenza

PUGLIA – Via libera al nuovo Accordo Integrativo Regionale per la Medicina Generale. L’obiettivo è quello di garantire un significativo potenziamento della medicina territoriale. In particolare saranno previsti modelli organizzativi quali Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP), finalizzati a creare una rete di offerta in grado di assicurare continuità assistenziale anche domiciliare e un’offerta di servizi capillare ed efficiente su tutto il territorio regionale, grazie alla integrazione di tutte le figure professionali impegnate nei servizi territoriali. “Stiamo immettendo risorse dal bilancio ordinario – ha spiegato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, uno dei firmatari del patto – perché purtroppo i governi non finanziano la sanità come dovrebbero, visto che la Puglia e altre regioni anche di centrodestra hanno chiesto di portare il finanziamento del fondo sanitario nazionale al 7,5% del PIL”.

Grande soddisfazione è stata espressa dal vicepresidente della Regione Puglia e assessore al Bilancio Raffaele Piemontese. Per il direttore del Dipartimento Promozione della Salute della Regione Puglia Vito Montanaro si tratta di “un passo davvero molto rilevante verso la reale presa in carico degli assistiti da parte della medicina”.

Grazie a questa intesa vengono introdotti per la prima volta nuovi meccanismi di presa in carico dei pazienti in condizione di fragilità clinica e/o sociale nel corso delle campagne vaccinali e durante il periodo di Emergenza Calore. Questi ultimi usufruiranno di prestazioni a domicilio in relazione alla somministrazione di vaccini. Dal 1°giugno al 30  settembre di ogni anno, sarà garantita la presa in carico dei pazienti fragili al fine di prevenire eventuali  condizioni di rischio legate alle ondate di calore, con costante monitoraggio sull’adeguata idratazione, sulla  ventilazione degli ambienti, sulla regolare assunzione della terapia, sull’adeguato supporto sociale, attraverso  contatto telefonico e/o attraverso sistemi di telemedicina, almeno con cadenza settimanale.

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