Dopo le scintille di inizio luglio, si ricuce lo strappo fra Emiliano e Fitto sui Fondi di Coesione 2021-27. Il governatore pugliese aveva accusato il ministro di “bloccare 5 miliardi dei Fondi di sviluppo e coesione perché, sulle piattaforme del governo molto farraginose e arretrate, non risultano le rendicontazioni che noi mandiamo”. Secca la replica del ministro: “In dieci anni la Puglia ha ricevuto 2,4 dei 4,5 miliardi dei fondi 2014-2020 spendendo solo 600 milioni, circa il 25%. Di quelli per il 2021-2027 ha già ricevuto un anticipo di 230 milioni ma ha spesi zero”.
Ma veniamo ad oggi. Il 2 agosto il governatore della Puglia ha scritto al ministro per chiedere di sbloccare un’anticipazione da 1,6 miliardi di euro, per contributi alle imprese e per investimenti nei settori idrico, dei trasporti, delle politiche abitative, dell’impiantistica per il trattamento rifiuti.
Non si è fatta attendere la risposta del ministro, che ha incontrato a Roma il presidente della Regione invitandolo a presentare in tempi rapidi un quadro dettagliato dell’attuazione delle risorse Fsc 2021-27 già assegnate alla Puglia nel 2021 con delibera Cipess, per segnalare eventuali criticità che possono compromettere il conseguimento degli obiettivi di spesa fissati per legge al termine dell’anno in corso, e concordando le possibili soluzioni.
Il ministro Fitto ha chiesto anche alla Regione Puglia di individuare in via preliminare le progettualità, tra quelle proposte nella richiesta di anticipazione, che possano risultare coerenti con gli obiettivi e le scadenze del Pnrr, in una logica di rafforzamento della programmazione unitaria, e ha proposto di organizzare già nelle prossime settimane il necessario confronto con le amministrazioni centrali per verificare eventuali ulteriori significative esigenze che possano risultare di interesse strategico per il territorio.
Il presidente Emiliano si è detto soddisfatto per la disponibilità e la concretezza operativa del ministro Fitto nel procedere, in primo luogo, all’anticipazione Fsc e poi, in tempi rapidi, alla sottoscrizione dell’Accordo di Coesione nell’interesse dell’intera comunità pugliese. Ha inoltre confermato la più ampia disponibilità, personale e delle strutture tecniche regionali competenti, a dare seguito celermente a quanto richiesto dal ministro, cogliendo una prospettiva positiva per la comunità pugliese, i cittadini e le imprese.