Oggi è il giorno della decisione in Consiglio dei Ministri, per ufficializzare la candidatura di Raffaele Fitto a commissario europeo per l’Italia. Intanto, dopo l’endorsement del numero uno del Partito Popolare Europeo, Manfred Weber, Fitto ha incassato l’investitura del ministro degli Esteri, Antonio Tajani: “Ha esperienza ed è la migliore scelta possibile – ha dichiarato – e credo che ci sia grande convergenza sul suo nome. Mi auguro si possa raggiungere l’obiettivo di avere un vice presidente esecutivo della Commissione Ue per l’Italia”. “Chiederò una posizione chiave per Fitto”, ha detto il titolare della Farnesina, parlando con la stampa dopo l’incontro con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, a Bruxelles. “Ovviamente tocca alla premier trattare su questa questione – ha precisato Tajani – ma io insisterò molto sull’importanza di avere una politica industriale europea forte, così come per l’agricoltura, senza che siano stravolte da posizioni ambientaliste estremiste”. E, tornando su Fitto, ha ribadito: “C’è convergenza da parte di tutti: dobbiamo inviare un commissario che faccia il commissario e non l’apprendista”.
Per Raffaele Fitto, dunque, il trasloco a Bruxelles sembra ormai imminente. Dopo due anni come ministro di punta del Governo Meloni, lascerà le deleghe agli affari europei, alle politiche di coesione, al Pnrr e al Sud per candidarsi alla vicepresidenza esecutiva. L’Italia punta a bilancio, Pnrr e coesione, asset cruciali. Entro inizio dicembre dovrebbero compiersi i necessari passaggi burocratici e istituzionali.
