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Xylella, il monito del Cardinale “Soffro per tanta desolazione”

LECCE – I riti religiosi sono indissolubilmente legati ai festeggiamenti dei Santi Patroni di Lecce, Oronzo, Giusto e Fortunato. E la messa pontificale del 26 agosto – trasmessa in diretta da Telerama e da Portalecce – ne rappresenta uno dei momenti più significativi.

La messa solenne, presieduta dal cardinale Angelo De Donatis, ha accomunato i fedeli salentini e i tanti turisti che si sono dati appuntamento nella cattedrale di piazza Duomo.

Nella sua omelia il Penitenziere Maggiore presso la Santa Sede si è soffermato anche su temi stringenti che toccano il Salento, come la Xylella, una ferita mortale per un territorio che ha visto modificare irreversibilmente il suo paesaggio. “Ogni volta che vengo in auto nel Salento – ha confidato il cardinale De Donatis – non posso non accorgermi, con sofferenza, di quanto siano diventate desolate le nostre campagne”. Un’immagine di desolazione e tristezza che – afferma l’alto prelato – deve diventare per noi un monito: anche l’albero della nostra fede e delle nostre tradizioni, pur essendo ben piantato nella nostra storia, oggi inizia a rinsecchire, a perdere colore e a dare sempre meno frutto. Nessuno di noi dovrebbe dare per scontato che la fede potrà accompagnare, sostenere e illuminare la vita delle prossime generazioni, senza una personale e coraggiosa assunzione di responsabilità da parte di ciascuno di noi nel coltivare la propria missione di testimonianza”. Un monito, uno sprone a fare di più e meglio. Un invito pressante ad un’assunzione di responsabilità reale e concreta, a superare le barriere dell’indifferenza.

La cerimonia religiosa è stata concelebrata dall’arcivescovo di Lecce Michele Seccia, dal vescovo Cristoforo Palmieri e dall’arcivescovo Luigi Pezzuto.

Dopo aver ringraziato il sindaco Adriana Poli Bortone “per aver organizzato in così poco tempo una bella festa che fa onore alla nostra città”, Seccia ha voluto rivolgere un pensiero, condito da un sincero affetto, a “tutti coloro ai quali la speranza, ogni giorno, viene tolta, coloro che si sentono oppressi, dimenticati, esclusi. Pregheremo anche per loro in questa solenne Eucarestia. Sia questa festa, per tutti, una festa di speranza”.

Egli, per intercessione dei nostri Santi Patroni, benedica le nostre famiglie, i nostri ammalati e gli anziani che ci seguono da casa grazie a Portalecce e a Tele Rama, i fratelli e le sorelle che vivono a Borgo San Nicola, i nostri giovani e soprattutto doni speranza chi l’ha perduta. Amen.

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