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Corvino: “Siamo stati virtuosi, cogliere le occasioni è importante”

LECCE – Il responsabile dell’area tecnica del Lecce, Pantaleo Corvino, a margine della presentazione del centrocampista Lassana Coulibaly, ha fatto un piccolo bilancio sul calciomercato che è ancora nel vivo e ha sottolineato che se ci sarà l’opportunità verrà fatta ancora qualcosa in entrata: “Abbiamo fatto un grande sforzo. Persson questa mattina è stato ceduto al Varnamo in prestito con diritto di riscatto e % sulla futura rivendita. Si tratta della decima operazione in uscita. Rimangono poche altre. Qualcuno viene ceduto, anche perché vuole andare via. Ci manca poco in uscita. Sette operazioni, le abbiamo fatte in entrata. Un esterno offensivo? Dobbiamo essere molto virtuosi. Esserlo, delle volte, vuol dire portare giocatori che sanno fare più ruoli. Però, ci sono ancora 15 giorni. Non è oggi nelle nostre dichiarazioni ufficiali, però, può succedere altro, siamo attenti alle opportunità. Nessun veto. Allo stesso tempo, bisogna cogliere ed essere attenti alle opportunità. L’asticella della qualità ha alterato i parametri del campionato.

IL MASSIMO CAMPIONATO –  La Serie A di quest’anno ha ancora più qualità: “Ci troviamo a lavorare in una situazione estrema e questo non è mai semplice. Dobbiamo farlo restando sempre uguali in termini di possibilità. Per sopperire al gap ed alle maggiori disponibilità economiche altrui, dobbiamo agire sopperendo con i nostri mezzi. Questo deve essere chiaro, vogliamo assolutamente farlo, ci proviamo sempre ma non possiamo certamente competere ad armi pari. Noi non abbiamo alzato l’asticella della qualità, ma abbiamo retto alle alterazioni di questi 4 anni. Siamo un po’ ‘omertosi’, un termine che nel calcio non esiste più. Se dovessi dire tutti i giocatori che mi chiedono, mi dilungherei. Ad esempio, Burnete ha tante richieste. Ma io non le dico. Ad ora, lo teniamo -ha spiegato Corvino- perché ci crediamo. Faccio l’interesse della mia società. Non parlo per questo con i giornalisti”..

I PICCOLI  Sarà un campionato Primavera molto duro: “Noi ci crediamo. In tanti sono arrivati in prima squadra. Abbiamo un monte ingaggi lordo nella Primavera di 750mila euro, cifre che qualsiasi squadra di B superare e in A spesso sfondano quel tutto con un solo giocatore. Quattro anni di serie A non sono facili da sostenere. Abbiamo dovuto ricominciare da zero, quest’anno, e per la Primavera sarà difficile, come per la prima squadra. Siamo come Davide, non partiamo battuti. Ma la paura di perdere la ho e mi fa arrivare agli obiettivi“.

ECCO TRINCHERA – Infine, anche il diesse Stefano Trinchera parla e dice la sua  sulla qualità della serie A: “Con la presenza di club come Como, Monza ecc.., di riflesso cresce la qualità. Bisogna scalare la montagna per salvarsi. Noi dobbiamo sorprendere con le nostre idee,  lavorando sempre con un occhio sull’indice di sostenibilità”.

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