OTRANTO – “Che il mare nostro non sia mai più teatro di conflitti e tragedie, e realizzi la propria vocazione di culla di pensiero e di spiritualità, di laboratorio di arte e di scienza, di accoglienza e di pacifica convivenza.” É quanto detto da monsignor Francesco Neri, arcivescovo di Otranto, a proposito dell’importanza del Mar Mediterraneo in Italia e in Europa, durante l’omelia in onore della festa dedicata ai patroni di Otranto e dell’arcidiocesi, i santi Antonio Primaldo e compagni, ricordati come i Martiri di Otranto vittime il 14 agosto del 1480 dei turchi.
Un momento speciale per ringraziare e celebrare “operatori di pace, cittadini e cristiani”, vittime dei regimi, dei terrorismi e delle mafie, che si sono battuti e hanno sacrificato la propria vita per una società migliore. Tra i tanti: Pino Puglisi, Peppe Diana, Rosario Livatino, Aldo Moro e Vittorio Bachelet.
L’omelia è terminata con l’invocazione di sostegno e aiuto dai santi Martiri “Mettete nel nostro cuore la gioia di poter fare della vita e della morte un dono, la gioia che era nel vostro cuore, la gioia che era nel cuore del Signore Gesù”.
