Un presunto ordigno bellico è stato rinvenuto nelle acque della marina leccese di San Cataldo, facendo scattare immediate misure di sicurezza. Nel frattempo sono state emanate due ordinanze specifiche, una dall’Ufficio circondariale marittimo di Otranto e l’altra dal Comune di Lecce, volte a bloccare qualsiasi tipo di attività marittima e subacquea, tra cui la navigazione, la sosta, la pesca e altre attività subacquee e di superficie, nell’area circostante il ritrovamento.
Le autorità hanno individuato lo specchio d’acqua interessato dalle misure restrittive con coordinate precise: latitudine 40°23’ 50.95’’ Nord e longitudine 018°17’ 46.48’’ Est. Attualmente, l’interdizione si estende per un raggio di 100 metri, che sarà ampliato a 200 metri durante le operazioni di bonifica, la cui data non è ancora stata stabilita.
L’oggetto sospetto è stato avvistato nelle acque adiacenti alla darsena e al Lido Ponticello, in prossimità dei bacini di San Cataldo. Potrebbe trattarsi di un residuato bellico risalente alla Seconda guerra mondiale, come già accaduto in altre occasioni.