A pochi giorni di distanza dagli atti intimidatorio che si sono verificati a Cavallino arriva la svolta nelle indagini. I carabinieri hanno arrestato Simone Caricato e Ludovico Greco, entrambi 24enni, al culmine di una perquisizione che ha permesso di rinvenire una pistola, esplosivi e droga. Tutto ha avuto inizio dall’incendio di un’automobile, una Seat Leon, in via Margherita di Savoia, e dai tredici colpi di pistola esplosi contro il portone di un’abitazione in via Trieste. Due episodi che si sono consumati a pochi metri e a pochi minuti di distanza alle prime luci del giorno del 4 agosto scorso.
Al momento non ci sono prove evidenti che leghino Caricato e Greco a quei fatti, ma i due giovani erano da tempo sotto la lente dei carabinieri e così, durante le perquisizioni, sono emersi alcuni importanti elementi. Caricato, che avrebbe tentato di nascondersi sul terrazzo al momento dell’irruzione dei militari, è stato trovato in possesso di una pistola calibro 9 con matricola abrasa, munizioni, e circa 70 chilogrammi di materiale esplosivo, tra cui bombe carta e ordigni incendiari artigianali. Per lui, l’accusa è di detenzione illegale di arma da fuoco, detenzione illecita di materiale esplodente e ricettazione. Nell’abitazione di Ludovico Greco, invece, i carabinieri hanno scoperto un rudimentale laboratorio dove erano custoditi oltre 100 grammi di cocaina, insieme a strumenti per il taglio e il confezionamento della droga. Greco è stato accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il primo è stato trasferito in carcere su disposizione del pubblico ministero di turno, mentre Greco ristretto ai domiciliari. Le indagini, coordinate dalla Procura, proseguiranno per chiarire se vi siano collegamenti tra i due arrestati e gli episodi criminali dei giorni scorsi a Cavallino.