GALATINA – È a rischio chiusura il punto nascita dell’ospedale Santa Caterina Novella di Galatina. Di questo si discuterà in una riunione che sarebbe stata convocata per venerdì prossimo dal governatore di Puglia Michele Emiliano con il direttore generale del Asl di Lecce e con i sindaci del territorio. Alla base la carenza del personale e i numeri non performanti. Per garantire un efficienza del sistema, infatti, un punto nascita deve assicurare un minimo di mille parti all’anno, questo, dunque, sarebbe lo standard per continuare a mantenere attivo il servizio. Non si conosce ancora la rimodulazione ad una eventuale chiusura del punto nascita di Galatina e soprattutto quale sarà il futuro dell’ospedale, se sarà classificato ospedale di base o altro. Nel tempo al Santa Caterina Novella è venuta a mancare anche l’attivazione di altri servizi o il potenziamento dei reparti esistenti, con il rischio di renderlo poco competitivo rispetto al settore privato, che nella stessa città copre una quota sempre maggiore del mercato della salute. La proposta di chiudere uno dei punti nascite tra quelli di Gallipoli, Galatina e Scorrano, era in aria già da tempo, e la scelta sembra ricadere proprio su Galatina, nonostante sembrerebbe avere una elevata produttività e casistica, oltre a disporre di sala parto, sala operatoria e neonatologia sullo stesso piano.
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