LECCE – Promosso con riserva. Il cosiddetto Decreto salva-casa, il provvedimento voluto dal Governo per sanare piccole difformità edilizie a fronte del pagamento di un’ammenda, ha bisogno di essere ripensato e riveduto. È quanti emerso dal convegno organizzato dal Collegio provinciale Geometri e Geometri laureati di Lecce.
“E’ un decreto – spiega il consigliere del Consiglio nazionale dei Geometri, Marco Vignali – che semplifica le procedure e suddivide parte edilizia con parte urbanistica”.
Fin qui gli aspetti positivi. Ma i geometri invocano correttivi significativi.
“La doppia conformità – sostiene Luigi Ratano, presidente del Collegio dei Geometri e Geometri Laureati di Lecce – è un problema fondamentale. La provincia di Lecce non è sismica. Molte abitazioni non possono essere regolarizzate”
Fondamentale sarà garantire una chiara interpretazione normativa per evitare di mettere in difficoltà Regioni Provincie e Comuni.
Da più parti si chiede la ridefinizione del testo unico sull’edilizia per ordinare la materia in maniera adeguata evitando pericolosi e incongruenti frammentazioni. “E’ giunto il momento di mettere mano al testo in maniera sistemica”, sostiene l’avvocato amministrativista Pietro Nicolardi.
Suggerimenti e proposte faranno capolino nella prossima audizione alla Camera, prevista per il 26 giugno, alla quale prenderà parte il consigliere nazionale Vignali.
La scadenza prevista per la conversione del decreto legge è fissata al 28 luglio. C’è ancora tempo, dunque per presentare emendamenti e limare il provvedimento.
All’incontro odierno hanno preso parte anche Stefano Lacatena, consigliere regionale delegato al Paesaggio e all’Urbanistica ed esperto della materia, Alessio Tesconi, consigliere Collegio Geometri di La Spezia e Francesca Muolo, consigliera della Cassa Geometri.
