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Lecce, proroga servizio nettezza urbana: Pagliaro scrive ad Ager e Arera

LECCE – A sollevare il dubbio sono stati i consiglieri del Centrodestra. Insieme alla candidata sindaca Poli Bortone, hanno rivolto all’amministrazione un interrogativo chiaro: “prorogare per un anno la stessa gestione del servizio di nettezza urbana con una semplice determina è legittimo?

Per fare chiarezza sul punto il consigliere regionale Paolo Pagliaro ha preso carta e penna, rivolgendo l’interrogativo direttamente ad Arera, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, che ha la funzione di favorire lo sviluppo di mercati concorrenziali nelle filiere di servizi pubblici, come lo smaltimento dei rifiuti.

“Se c’è una delibera che regola le modalità di affidamento del servizio di gestione dei rifiuti urbani, e se c’è uno schema-tipo di contratto finalizzato a garantire la concorrenza nell’interesse dei cittadini, è legittimo che un’amministrazione pubblica proceda con proroghe di contratti già esistenti?”: questa la richiesta contenuta nella missiva.

Di fatto il 3 agosto dello scorso anno l’Autorità ha adottato la delibera con cui è stato approvato lo schema-tipo di contratto di servizio per regolare i rapporti fra enti affidanti e gestori del servizio rifiuti urbani. Una delibera dettata dalla necessità di promuovere la concorrenza per assicurare qualità e gestione del servizio, a beneficio degli utenti. Alla delibera è stato allegato lo schema tipo di contratto di servizio, prevedendo che i contratti già in essere venissero resi conformi e trasmessi ad Arera dagli enti territorialmente competenti entro trenta giorni dall’adozione dei conseguenti aggiornamenti tariffari per il biennio 2024-2025, o dal termine stabilito dalla normativa statale di riferimento per l’approvazione della Tari riferita all’anno 2024. “Termine – specifica Pagliaro – non rispettato da alcune Amministrazioni, come ad esempio il Comune di Lecce, che hanno prorogato anche di un anno i contratti di affidamento del servizio rifiuti, adducendo a giustificazione la mancata ricezione dello schema-tipo da parte di Arera”.

Ecco perchè per fare chiarezza sulla regolarità di queste proroghe, il consigliere regionale ha scritto all’Autorità chiedendo se la delibera e l’allegato schema-tipo siano stati trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, alla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, all’Unione delle Province d’Italia, all’Anci e all’Anea. In particolare chiede se eventuali decisioni in contrasto con quella delibera del 3 agosto 2023 e col relativo schema-tipo possano ritenersi irregolari. “Tutto questo – conclude – per tutelare i cittadini, che hanno diritto ad un servizio di qualità alla tariffa più bassa”.

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