OTRANTO – Era stata abbandonata alla deriva, il motore era in avaria: una barca a vela, con a bordo 71 migranti di cui 19 minori, è stata intercettata lunedì notte al largo di Otranto dai militari del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Bari e le Sezioni Operative Navali di Otranto e Gallipoli.
I migranti, per lo più provenienti da Iran e Afghanistan, sono stati dapprima intercettati con l’ausilio di un elicottero delle fiamme gialle e poi scortati, via mare, nel Porto di Otranto. Tra loro potrebbe celarsi lo scafista: le indagini sono in corso.
Intanto sono stati tutti accompagnati al centro di accoglienza “Don Tonino Bello”, dove la Croce Rossa – coordinata dalla Prefettura – si occuperà della loro cura e assistenza.
L’ultimo sbarco sulle coste salentine, in ordine di tempo, risale al 7 dicembre scorso: quasi sei mesi fa. Il punto è, però, che intercettarli si fa sempre più complicato.
Come spiegato dagli stessi finanzieri già nei mesi scorsi, il fenomeno sta cambiando pelle: cambiano i mezzi e soprattutto le modalità. Arrivano a bordo di Yacht di lusso e potenti motoscafi noleggiati, guidati da veri e propri professionisti con esperienze di comando su navi mercantili o skipper per imbarcazioni turistiche. Tradotto: persone insospettabili su mezzi insospettabili. Ecco perchè la nuova sfida è quella degli sbarchi fantasma.
