LECCE – Una sconfitta che fa male. Fa male più di un pugno nello stomaco, fa male perché fa schiantare Nardò Basket di fronte al muro dell’evidenza: adesso non si può più sbagliare, altrimenti si retrocede. E sarebbe un dramma sportivo.
Agrigento ha stropicciato tutte le certezze della squadra neretina nella prima giornata di ritorno della poule salvezza della A2 di basket.
La sconfitta del Toro è coincisa anche con la vittoria di Chiusi che ha passeggiata a Roma contro la Luiss ed ha agganciato Nardò al secondo posto.
Si salvano solo le prime due, una tra Nardò e Chiusi nella prossima stagione sarà in serie B.
Nessun dramma ovviamente ma nessun dorma. Adesso è ora di svegliarsi dal torpore con la consapevolezza che il destino potrebbe sfuggire di mano.
Adesso bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo, bisogna andare oltre i propri limiti, i bonus sono finiti. Mancano 4 partite e bisogna dare tutto.

Coach Luca Dalmonte è stato chiaro e ne ha parlato con serenità: «Ognuno di noi, e io sono dentro al “noi”, cerchi una soluzione per giocare le prossime 4 partite. Si riparte semplicemente cambiando la presenza, l’atteggiamento, il desiderio, che poi vanno a supporto dell’attenzione, della concentrazione e del coraggio. Credo che dal punto di vista tecnico e tattico, giocando ogni 3 giorni, diventa difficile proporre situazioni nuove. Oggi quello che decide è tutto ciò che c’è nel cuore e nella testa. Di conseguenza la capacità di reagire immediatamente, spendendo poche parole e giocando con i fatti».
Bando alle ciance dunque, domani si torna in campo a Lecce, al Pala San Giuseppe, contro la Luiss che ormai è retrocessa ma che non regalerà nulla. Palla a due alle ore 20.30.
