Attualità

Centro Itaparica, 15 anni di degrado e abbandono

LECCE – Benvenuti nella terra di nessuno. Siamo nel Centro sportivo Itaparica, o almeno di quel che ne resta, sulla provinciale Lecce-San Cataldo, a una manciata di chilometri dalla marina leccese. A volte – come in questo caso – le immagini sarebbero di per sé più che sufficienti per descrivere lo scenario inquietante che si presenta davanti ai nostri occhi.

La zona in realtà è off-limits. Sui muri e sulle inferriate di alluminio che perimetrano la struttura sportiva campeggiano segnali di alert: zona sottoposta a videosorveglianza, alternati a divieti di accesso, improbabili, a dire il vero, visto che l’intera area fa parte degli immobili comunali. Dettagli, la sostanza dice che siamo in presenza di uno scempio, una devastazione in piena regola, figlia di anni e anni di oblio e di abbandono, di inerzia e di colpevole indifferenza.

Negli anni Novanta il Centro era mèta di ragazzini e adulti che si davano appuntamento per una partita di calcio. La struttura, di 14mila 700 metri quadrati, era composta da quattro campi di calcetto, un campo da calcio a 11 regolamentare, con annessi spogliatoi e strutture ricettive come una sala per banchetti e premiazioni. Da quindici anni, però, il pallone non rotola più. Ora gli unici dribbling possibili e immaginabili sono quelli con l’erba che cresce a dismisura in uno dei tanti campetti in erba e in sintetico presenti all’interno della struttura. Le vecchie tribunette in cemento sono rimaste desolatamente vuote e lo saranno per chissà quanto tempo ancora.

La vegetazione, sin troppo rigogliosa, si è riappropriata dei propri spazi.

Nel 2014 l’Amministrazione Perrone decise di indire un bando pubblico per tentare di riqualificare l’impianto affidandone la gestione ad un’associazione o a una società esterna. Un progetto rimasto sempre al palo, rivelatosi sin da subito troppo ambizioso viste le condizioni di assoluto degrado del Centro sportivo. Altro tentativo caduto miseramente nel vuoto quattro anni fa quando l’Amministrazione Salvemini lo inserì nel Piano delle alienazioni e valorizzazioni predisposto dagli uffici di Palazzo Carafa e approvato dal consiglio comunale il 29 settembre 2020. Ora il Comune ci riprova. Il Centro Itaparica è stato nuovamente inserito nel Piano di alienazione degli immobili comunali.

Ma l’impresa appare ardua. Solo per l’acquisizione del terreno occorre sborsare oltre 235mila euro a cui occorre aggiungerne almeno altrettanti per rimettere in piedi questa struttura. Chi vuol tornare a gonfiare questo pallone si faccia avanti. C’è tempo fino al 26 aprile.

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