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Sticchi Damiani deluso dalle decisioni dell’arbitro e dal poco fair play del Milan

LECCE – Amareggiato e deluso, il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani ha ragioni da vendere per esserlo dopo la sconfitta della sua squadra a San Siro contro il Milan. I motivi non sono nella sconfitta che era preventivabile contro una squadra, quella rossonera, superiore per qualità ma semmai per la decisione dell’arbitro di non fermare il gioco in occasione del terzo gol subito e per il poco fair play dimostrato dalla squadra di Pioli. Queste le sue parole.

D: Presidente, pensare di fare risultato a San Siro era difficile. Il Lecce ci ha provato però se ci si mette anche qualche dinamica particolare, tipo anche decisioni arbitrali discutibili, tutto diventa maledettamente complicato per una squadra come il Lecce.

Sticchi: “Beh… non c’è dubbio giocavamo contro un avversario in grandissima forma, che veniva da quattro successi consecutivi quindi inutile ribadire la forza e lo stato di forma dell’avversario. Chiaro che è stata una partita condizionata da tante situazioni sfortunate, sia di gioco che non di gioco. Situazioni diciamo collegate necessariamente alle situazioni che si sono verificate in campo. La somma di tutti questi episodi sfortunati non poteva che determinare un risultato di sconfitta al cospetto di un Milan forte. Oggi sin dai primi episodi il Milan fa due grandi gol, noi abbiamo nel primo tempo avuto due grandi occasioni con Gonzalez e sicuramente lì non siamo stati fortunati. Poi si arriva all’episodio dell’espulsione che non voglio giudicare, lo lascio agli esperti, però incide molto poi sulla possibilità di reagire da parte della squadra. Quindi la somma di tutti questi episodi messi insieme, è una somma che non può che dare un unico risultato”.

D: E’ tutto questo che l’ha spinta poi al 62esimo ad abbandonare la tribuna?

Sticchi: “Lì ci sono rimasto sinceramente male per quello che succede sull’episodio del 3 a 0, perché lì non può accadere che con un nostro giocatore atterrato in area, e anche qui sulla valutazione dell’episodio io non ci voglio entrare e lascio ai numerosi esperti la valutazione se è rigore o meno, quello che è certo è che Almqvist poi prende una ginocchiata violenta alla tempia, sembra fortuita ma sicuramente prende una ginocchiata alla tempia, un colpo alla testa netto, e lì l’arbitro ha l’obbligo per regolamento di bloccare il gioco. Inspiegabilmente decide di non bloccarlo e ci sarebbe in questo caso, in sostituzione dell’arbitro, che poteva farlo il Milan con un gesto di fair-play che il Lecce nei minuti precedenti aveva assicurato negli altri frangenti della gara, quando i giocatori del Milan erano rimasti a terra infortunati. Quindi l’arbitro prima decide di non fermare e poi anche il Milan continua a giocare, la somma di queste due situazioni sinceramente mi ha amareggiato e ho preferito continuare a vedere la partita dagli spogliatoi”.

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