Attualità

Ingressi e soste non autorizzate, le infrazioni dei pullman turistici

LECCE – Bus turistici che entrano dagli ingressi della tangenziale non autorizzati, fanno scendere i passeggeri e sostano negli stalli dei bus urbani, come nel caso di Via Merine. Altre volte, invece, entrano addirittura nel centro urbano utilizzando le fermate SGM o sostando lungo viale dell’Università per effettuare le operazioni di salita e discesa di gruppi di viaggiatori, violando il regolamento che impone ai pullman turistici di accedere dalle rampe delle tangenziali EST ed Ovest contrassegnate e di dirigersi presso il Terminal Bus dell’ex Foro Boario, dove deve essere corrisposta la tassa d’ingresso che varia a seconda della grandezza del mezzo. Ci sono comunque delle eccezioni, i bus turistici possono accedere in città, sempre dopo aver pagato il ticket d’ingresso per far scendere i passeggeri presso fermate autorizzate, come quella di via XXV luglio, nei pressi del Castello Carlo V, per consentire di raggiungere le vicine strutture ricettive. Altre fermate, come quella sempre più spesso utilizzata lungo il tratto che costeggia il circolo tennis cittadino, appena superata porta Napoli, non sarebbero consentite. Tante le segnalazioni per situazioni di rischio che vengono denunciate soprattutto dai cittadini in attesa dei bus urbani, che alle fermate di linea sono resi invisibili agli occhi degli autisti dai pullman turistici e costretti quindi a mettersi in attesa sulla sede stradale, con il rischio di essere investiti dalle auto. Una situazione che era stata già segnalata nei giorni scorsi, proprio su Telerama, visto che spesso a sostare sugli stalli riservati a bus urbani di SGM sono anche i pullman del trasporto extraurbano, creando problemi non solo agli utenti in attesa, ma anche ai conducenti dei mezzi pubblici, costretti ad effettuare manovre nel già caotico traffico delle ore di punta. Segnalazioni sugli ingressi in città dei bus turistici che sostano in zone non consentite sono state fatte anche al comando dei vigili urbani del capoluogo, soprattutto per accertare se questi mezzi successivamente raggiungano il terminal del Foro Boario per pagare la tassa d’ingresso prevista.

 

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