Attualità

L’Antimafia pronta a trasferirsi al nuovo Seminario

LECCE – Era nato come punto di riferimento del clero leccese, luogo dell’anima e della preghiera, tanto da richiamare l’attenzione anche del Santo Padre, Giovanni Paolo II, che negli anni Ottanta abbracciò calorosamente i tanti fedeli in arrivo a Lecce da tutta la regione. Con il passare degli anni, tuttavia, Il Centro mediterraneo di pastorale e cultura Giovanni Paolo II, meglio conosciuto come il Nuovo Seminario, rischia di perdere la sua funzione iniziale. Colpa della graduale ma inarrestabile assenza di vocazioni. Ecco perché l’Amministrazione Comunale di Lecce ha deciso di assecondare la richiesta del Ministero che intende trasferire la sede operativa della Dia di Lecce, attualmente in via del Delfino, a due passi dalla Questura. Il primo piano del Seminario ospiterà uomini e attrezzature della Direzione investigativa antimafia, tassello fondamentale nel corso degli ultimi decenni nella lotta alla criminalità organizzata. Il contratto d’affitto sarà di 6 anni rinnovabili.

Prima di chiudere questa operazione, tuttavia, occorre effettuare alcuni passaggi amministrativi. Inevitabile sarà il cambio di destinazione d’uso temporaneo di una porzione dell’immobile di via Umbria. La vicenda è approdata oggi in Commissione urbanistica a Palazzo Carafa. Sul piatto due delibere che verranno portate contestualmente in Consiglio comunale. Con la prima si sana una vecchia situazione risalente agli anni Novanta legata alla cessione di terreni (parcheggi e una parte di viabilità) rimasta congelata. In quell’area l’Amministrazione comunale dell’epoca aveva previsto la realizzazione di un mercato dei fiori, in attesa dell’approvazione del Piano particolareggiato. Un debito da saldare per chiudere questa parentesi rimasta aperta per una trentina d’anni. Un passaggio mai formalizzato e propedeutico alla firma della convenzione tra il Comune e l’Arcidiocesi di Lecce.

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