LECCE – Nuovo sit in di protesta di amministratori comunali e proprietari terrieri che si sono dati appuntamento questa mattina a Lecce nella sede della Regione Puglia. Nel mirino i Consorzi di Bonifica che continuano a chiedere un tributo per servizi mai resi
Un coro unanime per dire “no” al pagamento del tributo, ritenuto un vero e proprio balzello, e per chiedere con forza la sospensione delle cartelle esattoriali. In una lettera inviata alla presidente, ai vicepresidenti e ai capigruppo del Consiglio regionale si chiede di far leva sull’articolo 30 del proposta regionale Omnibus per congelare il contributo preteso dal Consorzio e chiedere al contempo di far pagare solo chi effettivamente ha ottenuto un servizio come – ad esempio – la messa in sicurezza e pulizia dei canali e dei corsi d’acqua. Difficile, ad ogni buon conto, un monitoraggio minuzioso della situazione. Che resta complicata e difficile da sbrogliare. Ecco perché è pronto anche un piano B: la richiesta di calamità naturale al governo Meloni per la Xylella. Un tentativo per “certificare” la desertificazione del territorio della provincia di Lecce e dare riposte concrete agli agricoltori e ai proprietari terrieri.
Nel frattempo però fioccano i decreti ingiuntivi e il fermo amministrativo. Una tagliola per i proprietari terrieri.
Un quadro a tinte fosche, zeppo peraltro di incongruenze.
E’ l’ennesima grana che finisce per fiaccare le certezze e minare le speranze di un comparto, quello agricolo, sempre più in crisi.
Ad esprimere solidarietà ad amministratori e proprietari terrieri anche la senatrice Adriana Poli Bortone.