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Pongracic: “Il Frosinone? Vincere la prima partita in trasferta”

LECCE – Dare il massimo da qui alla fine del campionato per conquistare il desiderato obiettivo salvezza. Il momento non è dei migliori per il Lecce, ma Marin Pongracic è fiducioso e pensa già alla gara di domenica con il Frosinone dello “Stirpe”: “Giochiamo contro squadre forti e di alta classifica, anche questo è un fattore da tenere presente. Abbiamo il nostro obiettivo e vogliamo raggiungerlo, domenica vogliamo vincere la prima gara in trasferta“.

Con l’Inter non era in campo per squalifica, ma il difensore centrale prova ad analizzare il momento “no” della formazione giallorossa, che viene da tre sconfitte di fila, e che incassa delle reti evitabili e fa fatica ad andare in gol: “L’Inter è forte, ma devo dire che nelle altre partite abbiamo avuto delle performance positive. Secondo me, non c’è un problema fisico, perché abbiamo dimostrato di essere in partita sempre, ma quello che dobbiamo fare è continuare a seguire i dettami dell’allenatore e tutti insieme uscire da questo periodo“.

Un problema della squadra di mister Roberto D’Aversa sono anche le palle inattive: “Su questo aspetto, lavoriamo tanto  e possiamo migliore. Ma non è facile. Se non c’è fiducia, poi diventa un problema quando c’è un angolo. Dobbiamo ritrovare l’atteggiamento giusto e andrà meglio”.

Lo scontro diretto contro i ciociari dell’ex Eusebio Di Francesco è una partita da non sottovalutare: “Sono giovani e pericolosi, hanno giocatori potenti. Non vedo, ripeto, un nostro calo fisico o mentale. Abbiamo tutto. Possiamo essere pericolosi per tutti, non dobbiamo mollare. Ho visto la gara del Frosinone contro la Juventus, è una squadra che ha delle individualità importanti, ma che lascia anche giocare.”

Poi, un messaggio per i tifosi giallorossi per lui, 24 presenze nel campionato in corso, che un po’ leader della squadra per carta d’identità ci si sente: “Il  supporto dei tifosi lo abbiamo sempre. Speriamo di poter prendere i tre punti a Frosinone, anche per loro. Krstovic? Ha il coraggio di andare in gol, parliamo sempre io e lui. Io leader? L’importante è che il gruppo dia il 100%. Non è importante l’età, ma la coesione del gruppo. però, sono uno dei più anziani, quindi un po’ leader mi sento”.

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