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Tre film imperdibili per chiudere Febbraio nel migliore dei modi

CINEMA – In un periodo in cui la guerra e l’informazione al riguardo dominano l’interesse dell’opinione pubblica, sono diverse le proposte cinematografiche che trattano il delicato tema del conflitto tra popoli, mostrandone le crude verità ma anche le sue attuazioni non letali, grazie alla leggerezza della parabola sportiva.

Come per esempio il docufilm sull’ex calciatore e allenatore Marcello Lippi “Adesso vinco io – Marcello Lippi” di Herbert Simone Paragnani e Paolo Geremei . Soprannominato dai suoi fans romagnoli come il “Paul Newman” italiano, Marcello Lippi è stato una figura di grandissimo rilievo nella storia del calcio tricolore, prima come giocatore e successivamente come tecnico della Juventus e soprattutto della Nazionale italiana, con cui divenne campione del mondo nel 2006. Il documentario punta a scavare nell’uomo dietro al mito, circoscrivendo un capitolo importantissimo per l’Italia nell’ambito delle competizioni sportive globali – i . Il focus è sulle due fasi della vita di Marcello Lippi: la prima definita da tanta determinazione ma da pochi riconoscimenti e la seconda invece costellata di successi e tanto amore da parte dei suoi connazionali.

Cambiando i toni e focalizzandoci su modi malsani di esprimere gli impulsi , i sogni e volendo anche le frustrazioni dell’essere umano, parliamo del dramma storico di Jonathan Glazer “La zona d’interesse”. Con cinque nominations alla prossima notte degli Oscar dell’11 Marzo, la nuova pellicola del regista britannico si conferma come uno dei più importanti protagonisti cinematografici di questa stagione. Il grande tema che viene analizzato è quello relativo all’olocausto, questa volta esaminato però con un punto di vista particolarmente inedito: i protagonisti della vicenda sono infatti i membri della famiglia Höss, persone veramente esistite che hanno vissuto per anni la loro quotidianità nella cosiddetta zona d’interesse adiacente al campo di concentramento di Auschwitz. La famiglia e i personaggi che le ruotano intorno sono consapevoli degli orrori che avvengono oltre le loro mura domestiche, ma volutamente ciechi alla violenza. Un’opera di grande valore che decide di imbastire un trattato sul taboo, sull’elefante nella stanza che la società si impegna drasticamente a non riconoscere, campando sull’omertà e il tornaconto personale.

Finiamo le proposte più interessanti di questa fase conclusiva del mese di Febbraio con lo scifi “Dune parte 2” di Dennis Villeneuve. “Un sogno che si avvera”, questa la parafrasi del grande valore che acquisisce la seconda fase della prima avventura della Casata Atreides su Arrakis: è dal 1984 che i fan dei libri di Herbert attendono e appunto “sognano” una trasposizione cinematografica che sia capace di far brillare al meglio l’atto della storia che per certi versi è il più complicato e allo stesso tempo il più rappresentativo del complesso mondo, lungo sei libri, nato dalla penna di Frank Herbert.

Paul “Muad’dib” Atreides è finalmente sicuro di essere il Kwisatz Haderach, una figura messianica nata grazie a diversi incroci genetici lunghi generazioni, che grazie ai suoi poteri di preveggenza e alla sua memoria millenaria giocherà un ruolo cruciale nel destino del pianeta Arrakis e soprattutto dell’universo. Il primo vinse ben 6 statuette agli oscar e ci si aspetta che questo secondo film riesca ad eguagliare, se non addirittura a superare, il successo della prima parte.

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