SPIAGGIABELLA – Sono passati tanti anni, troppi. Ma il ricordo nella memoria e nel cuore di chi ha vissuto il dramma, di chi si è visto strappare un figlio da un’auto lanciata a folle velocità lungo una strada, quella che attraversa la marina leccese di Spiaggiabella, è indelebile, con le lacrime che rigano il volto. Un ricordo ed un dolore che riemergono soprattutto quando si ritorna su quei luoghi, e soprattutto quando si vede che a distanza di anni, tanti anni, nulla è cambiato, con la strada che continua ad essere insicura e pericolosa, con i rischi che si presentano ad ogni incrocio, dove i segnali di stop vengono puntualmente ignorati. Un lungo rettilineo che d’inverno, come d’estate, quando villeggianti e residenti popolano Spiaggiabella, è più simile ad un circuito. Ma adesso residenti e villeggianti, che nel frattempo hanno deciso di mettersi insieme fondando l’associazione “insieme per Spiaggiabella”, vogliono che questa situazione cambi. Per il bene di tutti e anche per onorare la memoria di quella bambina di nove anni e di quel ragazzo di appena 14 anni strappati alla vita, la prima nell’ormai lontano 1982, il secondo nel 2008. Francesca e Carlo, questi i loro nomi, ai quali adesso, si vorrebbe intitolare la piazzetta situata proprio lungo la strada principale della marina,
Nelle parole di Ada Carratta, mamma del giovanissimo Carlo, l’invito a fare qualcosa affinché tragedia come quella che ha colpito la sua famiglia non si verifichino più.
