LECCE – “Ridisegnare, ampliare e potenziare l’intero sistema di audit interno di gestione e di controllo delle sanzioni amministrative”. Lo chiede il Codacons di Lecce alla luce di quanto emerso negli ultimi giorni. “Devono essere eliminate le zone oscure delle procedure in cui si può insinuare il malaffare o la corruttela, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità del proprio ruolo, sia sostanziali che formali”. La linea del Codacons è sempre la stessa, da oltre venti anni a questa parte, le multe devono essere pagate ma occorre senza fraintendimenti affermare con forza l’assoluta trasparenza e correttezza dell’agire della Pubblica Amministrazione e della Polizia Locale che l’amministrazione rappresenta quotidianamente sulla strada. “C’è bisogno di un intervento energico e deciso, una riorganizzazione degli uffici ai massimi livelli di responsabilità che consenta di dare prestigio e nuova dignità alla Polizia Locale e che sostenga con gesti concreti le donne e gli uomini onesti che quotidianamente si impegnano per l’interesse collettivo”. Il Codacons Lecce annuncia l’intenzione di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento penale. Sulla vicenda interviene anche l’Associazione leccese dei Comandanti e degli Ufficiali di tutti i Comuni salentini, schierandosi al fianco del Comandante Donato Zacheo, del Vice comandante Sandro Negro e di tutto il Corpo di Polizia Locale leccese. “E’ risaputo, purtroppo, che le pecore nere capaci solo di infangare la reputazione delle bianche ci sono sempre state, ci sono e sempre ci saranno. Quindi nessuna meraviglia o stupore”. Il sindacato sottolinea anche l’atto di grande coraggio degli agenti che hanno collaborato alle indagini. “Confidando pienamente ora nell’Autorità Giudiziaria e a tutta la Polizia Locale di Lecce una pronta ripresa all’insegna della legalità e dell’efficienza che da sempre le sono appartenute”.
