LECCE – I numeri, a volte, servono più di mille parole. Quelli elaborati dalla Polizia locale di Lecce e riportati nel consueto report annuale, fotografano una situazione allarmante in città sul piano della sicurezza stradale. E’ soprattutto quel 5 per cento in più rispetto al 2022 che preoccupa e non poco gli addetti ai lavori. Nel 2023 sono stati 837 gli incidenti stradali, quasi la metà dei quali (424) hanno registrato feriti. Sette invece gli incidenti mortali. Vittime 2 pedoni, 1 ciclista, 1 motociclista e 3 automobilisti di cui 2 colpiti da infarto alla guida, a fronte dei 4 sinistri nel 2022.
Chi rischia di più sono soprattutto i pedoni, diventati alla stregua di birilli semoventi per colpa dell’assoluta mancanza di senso civico da parte di alcuni automobilisti. Basti pensare che solo dall’inizio dell’anno tre persone sono state investite in viale della Libertà e in viale De Pietro. Stessa situazione per chi utilizza le due ruote, in particolare le biciclette: l’ultimo episodio risale al pomeriggio di giovedì quando un uomo è stato investito sulla Lecce-San Cataldo, per fortuna senza gravi conseguenze. Ma destano preoccupazione anche i numerosi scontri tra autovetture: 1108 i mezzi coinvolti solo nel 2023.
La Polizia locale prova a correre ai ripari. Nel mirino le tangenziali cittadine, un anello di 13 chilometri dove si verificano numerosi incidenti stradali, 34 lo scorso anno nella Est. Ecco spiegata la decisione di istituire due autovelox bidirezionali, uno all’altezza della stazione di servizio Sant’Oronzo Nord, in direzione Brindisi, e l’altro all’uscita per San Cataldo, in direzione Maglie. Si parte il 1° aprile. Un provvedimento necessario”, sottolinea il Comandante della Polizia locale di Lecce, Donato Zacheo – Le auto non rispettano i limiti di velocità”.
Ma sono numerose le strade e gli incroci pericolosi presenti in città: viale Rossini, viale Otranto, viale Leopardi, viale della Libertà, viale dell’Università, viale Japigia, via Roggerone e tante altre arterie trasformate di fatto a scorrimento veloce. “Continueremo a lavorare sugli attraversamenti pedonali rialzati e su altre misure”, assicura Zacheo. L’auspico è che tutti i proventi legati agli autovelox possano essere interamente destinati alla sistemazione delle strade cittadine.