GALATONE – Una colonnina self service abbattuta, una cassaforte portata via e due vetrate sfondate. Tre spaccate in rapida sequenza, in appena mezz’ora di tempo e tre aree di servizio prese di mira. Una notte folle a Galatone dove tutti gli assalti hanno avuto un punto in comune, probabilmente la stessa mano, anzi meglio dire lo stesso autore perché sarebbe stato un solo uomo ad agire a bordo di un furgone Daily di colore bianco risultato rubato la sera precedente nella stessa Galatone.
Le immagini dei sistemi di sorveglianza, ora al vaglio degli inquirenti parlano chiaro, il furgone usato come ariete lanciato in retromarcia contro la colonnina e poi contro le vetrate e soprattutto oltre al bottino fruttato, ingenti danni lasciati ai titolari delle aree di servizio.
Colpi ben studiati, non casuali per seguire una sorta di scaletta ben precisa considerando anche le vie di fuga disponibili in base alla collocazione delle stazioni di servizio. Il primo colpo all’una e mezzo di notte presso la Eni Station di via Lecce. Qui il colpo che avrebbe dovuto fruttare il bottino più consistente. La colonnina self service sradicata completamente e il furto della cassaforte interna.
Subito dopo lo stesso furgone è stato ripreso presso il distributore di metano Sogercarb sulla strada che conduce a Nardò. Qui è stata sfondata la vetrata del locale e dopo aver rubato il registratore di cassa con qualche centinaio di euro all’interno e seminato danni ingenti, la fuga verso il terzo colpo al distributore Q8 di via del Mare. In questo caso l’irruzione è stata fatta nel locale che ospita il bar per prelevare il registratore di cassa e fuggire. Avviate immediatamente le indagini con l’acquisizione dei filmati alla ricerca di elementi utili al riconoscimento del responsabile che stando a primissimi rilievi, potrebbe essere un uomo del posto che conosceva bene gli obiettivi presi di mira e le strade da usare per la fuga.
