PUGLIA – La crisi della carta stampata provoca problemi anche all’indotto, a cominciare dalla edicole, molte delle quali costrette alla chiusura. Una proposta di Legge regionale, però, potrebbe invertire la tendenza puntando al rilancio delle stesse.
“Consentire alle edicole esclusive, cioè dedicate alla sola vendita dei giornali, di ampliare la tipologia di merci e servizi da offrire alla clientela, trasformandoli in punti multiservizio per i cittadini”.
E’ questo l’obiettivo della proposta del consigliere regionale Paolo Pagliaro, sottoscritta da ventidue suoi colleghi, per dare sostegno concreto a questo specifico settore, anello finale della filiera della stampa in pesante crisi causata dalla facilità di accesso alle notizie attraverso siti web e social network, a scapito proprio della carta stampata e dell’informazione di qualità. Da qui l’idea di un salvagente per gli edicolanti che subiscono la progressiva contrazione del numero di copie vendute.
Soprattutto nei piccoli comuni – spiega Pagliaro -, per i gestori è insostenibile andare avanti e competere con la concorrenza del digitale. Nel 2023 le proteste degli edicolanti si sono intensificate fino a culminare nello sciopero nazionale del 21 novembre. Il sindacato nazionale dei giornalai d’Italia, ha chiesto al Governo misure concrete come il credito d’imposta, un bonus per il sostegno all’editoria, una nuova rottamazione delle licenze con accompagnamento alla pensione dei giornalai e il varo di norme che consentano ai comuni di concedere il cambio di destinazione d’uso delle loro rivendite.
Secondo il consigliere regionale Pagliaro, molto possono fare anche le Regioni, competenti in materia di commercio.
“Lo spirito di questa proposta di legge – conclude – è proprio quello di andare incontro concretamente agli edicolanti pugliesi, consentendo loro di affiancare alla vendita di quotidiani e periodici anche quella di prodotti alimentari e non alimentari, la vendita tramite apparecchi automatici ed anche la somministrazione al pubblico di alcuni alimenti e bevande. Un cambiamento necessario, per aiutare questa categoria a non restare schiacciata dalla concorrenza delle news online”.