TORRE SQUILLACE – Le fiamme, divampate all’improvviso e alimentate dal vento, in pochi minuti hanno avvolto e divorato l’intera struttura. Ad essere ridotto in scheletro è stato lo stabilimento balneare “Acqua Azzurra Beach” nella marina neretina di Torre Squillace, al confine con Porto Cesareo.
È martedì sera quando, poco dopo le 21, scatta l’allarme: ad attirare l’attenzione di residenti e passanti è una densa coltre di fumo. La struttura del lido, per la gran parte in legno, all’arrivo di Forze dell’Ordine e Vigili del Fuoco è completamente avvolta dalle lingue di fuoco.
Pochi dubbi sulla natura dolosa del rogo, anche se resta da chiarire – al margine degli accertamenti – la causa e le modalità messe in atto per appiccare il fuoco.
I danni, secondo una prima stima, ammontano a decine di migliaia di euro. Fortunatamente lo stabilimento è coperto da polizza assicurativa.
Il lido appartiene ad una società con sede legale a Copertino, guidata da una 34enne del posto. I gestori, subito ascoltati dai militari, hanno riferito di non aver mai subito minacce e intimidazioni.
Le immagini delle telecamere di videosorveglianza, già al vaglio degli inquirenti, potrebbero rivelarsi decisive.
