BRINDISI – Sia pure sul filo di lana, il Comune di Brindisi ha aderito al bando della coesione per l’assunzione di personale a tempo indeterminato negli enti locali. Si tratta di una opportunità di non poco conto, anche in considerazione del fatto che l’organico dell’ente locale brindisino è fortemente sottodimensionato in quanto nel tempo non sono state sostituite le unità andate in pensione o trasferitesi in altre amministrazioni.
In particolare, potrebbero giungere negli uffici comunali sette unità con profilo professionale di funzionario specialista in attività amministrative e contabili, sette unità con profilo professionale di funzionario ingegnere, quattro unità con profilo professionale di funzionario esperto in progettazione e animazione territoriale e due unità con profilo professionale di funzionario specialista nella transizione digitale.
Ma basterà tutto questo per ridare efficienza alla macchina amministrativa del Comune di Brindisi? I dubbi restano e sono tanti, in quanto proprio in piazza Matteotti si registrano problemi atavici che non consentono di guardare al futuro con fiducia. Basterebbe limitarsi ad osservare ciò che accade nel settore dei lavori pubblici dove ci sono cantieri in forte ritardo, se non addirittura in abbandono, mentre tanti altri finanziamenti ottenuti scontano ritardi inaccettabili nella progettazione e, di conseguenza, nella pubblicazione delle gare d’appalto.
In questo modo si privano i cittadini di importanti opere pubbliche ed allo stesso tempo si negano opportunità alle imprese e, di conseguenza, ai lavoratori. L’aumento degli organici, pertanto, va collegato a doppia mandata all’intervento della politica affinché si possa giungere al superamento delle problematiche emerse nel corso degli anni che rendono la pubblica amministrazione incapace di risultare efficiente, cogliendo le sfide che rivengono anche dalla fase di attuazione del PNRR.
Mimmo Consales
