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Statale 7/ter Bradanico-Salentina, Pagliaro incontra responsabile Anas Puglia

Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e presidente del Movimento Regione Salento, tira le somme dell’incontro avuto ieri con il capo compartimento Anas Puglia, l’ingegner Vincenzo Marzi. Un confronto aperto su una grande incompiuta: la statale 7/ter Bradanico-Salentina. Sul versante tarantino Marzi ha confermato la partenza a breve del cantiere per il completamento del terzo lotto Manduria-San Marzano, finanziato con quasi 27 milioni di euro. Sul versante leccese, invece, c’è da scegliere fra le tre proposte progettuali elaborate da Anas per il tratto Manduria-Lecce, per l’adeguamento del percorso Lecce-San Pancrazio e per la realizzazione delle varianti agli abitati di Guagnano, Salice Salentino e Campi Salentina. È stata convocata per il 29 gennaio una conferenza di servizi per valutare le soluzioni migliori, con i sindaci di tutti i comuni interessati.

Paolo Pagliaro fa appello ai sindaci perché guardino non solo all’immediato futuro ma in prospettiva, all’obiettivo imprescindibile per la viabilità e lo sviluppo del territorio salentino: il raddoppio della strada da due a quattro corsie, per mettere in connessione diretta, sicura e moderna Lecce e Taranto. Questa mancata realizzazione – dice – ha ostacolato di fatto la naturale connessione fra il tessuto produttivo leccese e quello tarantino, ridimensionando gli scambi non solo commerciali ma anche culturali fra due anime dello stesso territorio. Un esempio su tutti: l’Università del Salento, che sarebbe stata la scelta più vicina agli studenti tarantini, essendo difficilmente raggiungibile è passata in secondo piano rispetto a Bari ed altre università. Tutti elementi trascurati nelle sterili valutazioni limitate ai volumi di traffico e ai costi/benefici, perché – ribadisce Pagliaro – è l’offerta che crea la domanda: allo stato attuale, mancando una strada diretta, è d’obbligo ripiegare su percorsi alternativi e disagevoli, con tempi di percorrenza più lunghi e condizioni di sicurezza precarie. Bisogna dunque convergere sull’ipotesi progettuale che lascia il più ampio margine di spazio per il raddoppio della Lecce-Taranto.

Una campagna che vede impegnato Paolo Pagliaro da oltre vent’anni, prima come editore e, dal 2020, come consigliere regionale. Quella per la realizzazione della quattro corsie Lecce-Taranto è una delle dieci battaglie varate nel 2007 da Telerama, che con la sua informazione militante ha acceso un faro sui grandi deficit da colmare per lo sviluppo del territorio salentino.

In consiglio regionale, dopo le richieste di audizione in commissione trasporti, Pagliaro ha promosso un sit-in di protesta a maggio 2021, che ha visto scendere in campo il popolo salentino, altri consiglieri regionali e i sindaci del territorio. E ha presentato una mozione approvata dal consiglio regionale a luglio 2022. Nell’incontro con l’ingegner Marzi di Anas, tuttavia, è emerso che è stato disatteso l’impegno verbalizzato con un emendamento alla mozione Pagliaro dall’assessora ai trasporti Maurodinoia: nulla è stato fatto per sollecitare il Nucleo di valutazione regionale a rivedere l’analisi costi/benefici che aveva escluso la realizzazione della strada a quattro corsie Lecce-Taranto fra le opere prioritarie. Si tratta invece di un’arteria essenziale per evitare il passaggio obbligato da Brindisi. È vero – insiste Pagliaro – che le scelte sono figlie dei numeri, ma i numeri fine a se stessi, senza proiezioni realistiche su quelli che potrebbero diventare con una strada a quattro corsie, sono solo l’alibi per il nonsipuotismo che condanna il Salento ad infrastrutture e trasporti di serie B, tagliandolo fuori anche dall’alta velocità ferroviaria e da traffici aeroportuali all’altezza delle enormi potenzialità dello scalo brindisino a causa di miopi scelte Bari-centriche.

 

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