Non sono state rilevate lesioni, ferite o segni di violenza sul corpo di Roberta Bertacchi, la 26enne trovata impiccata sabato scorso con una sciarpa del Casarano Calcio, legata alla ringhiera della pensilina dell’abitazione dove si era trasferita da circa un mese, in via del Lavoro a Casarano. L’autopsia, che si è svolta nella camera mortuaria dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, durata circa quattro ore, è stata eseguita dal medico legale incaricato dalla procura di Lecce, Alberto Tortorella, e alla presenza del perito di parte della famiglia Vincenzo Garzya. Su di un braccio solo una cicatrice che Roberta si sarebbe procurata nell’agosto scorso nel compiere un gesto autolesionistico. Roberta, dunque, avrebbe deciso di farla finita utilizzando la sciarpa che il fidanzato le aveva regalato e che simboleggiava il loro amore, proprio perché i due si erano conosciuti allo stadio. Ora bisognerà attendere circa due mesi per il deposito della consulenza dell’autopsia e dei risultati degli esami tossicologici e istologici. Intanto la salma di Roberta è stata restituita alla famiglia per la celebrazione dei funerali.
