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Aeroporto del Salento, i consiglieri regionali cdx: Da Vasile stesso fumo negli occhi di un anno fa. Solo propaganda smentita dai numeri

Al margine del vertice a Palazzo Carafa con il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Vasile, intervengono con una nota i consiglieri regionali salentini di centrodestra Paolo Pagliaro, Luigi Caroli, Giacomo Conserva, Gianni De Blasi, Massimiliano Di Cuia, Antonio Gabellone, Paride Mazzotta, Renato Perrini, Antonio Scalera:

«Sull’Aeroporto del Salento solo annunci e fumo negli occhi-affermano- gli stessi propinati nel nostro sopralluogo congiunto del 10 dicembre 2022. Il presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, non cambia copione: oggi a Lecce è venuto a raccontarci che non c’è disparità di investimenti e politiche tra gli aeroporti di Brindisi e Bari. Peccato che i dati lo smentiscano. Ci si accusa di “propaganda” perché abbiamo il coraggio di denunciare ciò che altri, compresa la stampa amica, fingono di non vedere. Ma la vera propaganda è quella di Vasile e di chi rilancia le sue favole sull’aeroporto di Brindisi
Già i dati parziali della scorsa stagione estiva facevano registrare per l’Aeroporto del Salento un calo del 3,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Colpa di un’infrastruttura sottodimensionata rispetto alle sue potenzialità e disconnessa dalle località turistiche, che costringe i passeggeri a ripiegare sul trasporto privato per sopperire all’inadeguatezza dei collegamenti pubblici in bus e all’assenza di quelli ferroviari. Ma colpa innanzitutto di una carenza di offerta da imputare ad Aeroporti di Puglia e alle sue scelte Bari-centriche dettate dal suo presidente, imprenditore turistico barese.
I numeri che evidenziavamo lo scorso 17 agosto parlano chiaro: quel giorno 72 voli su Bari, di cui 40 internazionali, a fronte dei 37 su Brindisi, di cui 11 internazionali. Esempio lampante di disparità, in piena stagione estiva, quando il Salento è meta di turisti che non trovano un’offerta adeguata alle loro esigenze di mobilità e vengono dirottati su Bari e sulle sue strutture ricettive. Fatti, altro che propaganda. La realtà è questa: un terzo dei voli nello scalo salentino rispetto a quello barese, a costi più alti e in orari impossibili.
E poi, finita l’estate, è cominciato lo stillicidio di annunci di voli tagliati da Brindisi a Roma e Milano. Aeroporti di Puglia ha fatto spallucce, scaricando il barile delle responsabilità su Ita, senza muovere un dito per incentivare l’ex compagnia di bandiera o i vettori low cost ad investire su Brindisi, come fa invece sistematicamente per l’aeroporto di Bari.
Per non dire dell’aerostazione di Brindisi: priva di spazi per la sosta passeggeri, con servizi carenti, dai banchi di accettazione insufficienti alla mancanza di collegamenti coperti fra gate e pista aeromobili, parcheggi scarsi e disservizi.
Deficit che gridano vendetta e che invece “sfuggono” ai colleghi consiglieri di maggioranza salentini, ai quali chiediamo un sussulto di orgoglio in difesa del nostro territorio bistrattato. Si facciano sentire anche loro, perché questa è una battaglia di tutti!
E a Vasile ribadiamo la nostra richiesta -concludono i consiglieri- venga a risponderci in audizione in Commissione Trasporti su tutti questi punti, con dati di fatto e non con la sua “propaganda”».

 

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