BRINDISI – Il Salento rischia di essere ancora una volta penalizzato dai collegamenti aerei. La compagnia Ita Airways sembra intenzionata a cancellare uno dei tre voli giornalieri che collega Brindisi a Milano Linate. Simulando una prenotazione, è possibile constatare come dal primo aprile 2024, sul sito della compagnia aerea non è più possibile acquistare il volo diretto delle 6.10 del mattino che dal Papola Casale arriva a Linate alle 7.40. Cancellato anche il volo diretto di ritorno delle 22.05 con arrivo in Salento alle 23.35. Insomma, un viaggio di un’ora e 35 minuti, rischia di durare quasi 5 ore, perchè per raggiungere Milano bisognerebbe partire da Brindisi alle 6.25, fare scalo a Roma per poi ripartire alle 10 e arrivare a Milano alle 11.10. Ad essere penalizzati non sono soltanto i lavoratori che partendo alle 6.10 da Brindisi potrebbero arrivare in ufficio a Milano alle 8.30, ma anche i viaggiatori che da Brindisi fanno scalo a Milano per poi raggiungere altre destinazioni. Si tratta, inoltre, di voli abbastanza frequentati, quindi non sembrano esserci motivazioni di natura economica, quanto invece la richiesta dei ristori non ottenuti per mantenere i collegamenti. E così, a causa della privatizzazione, Ita sta adottando una politica commerciale. Il presidente di aeroporti di Puglia, Antonio Vasile, ha lanciato un appello alla politica locale, affinchè si batta per scongiurare il depotenziamento dei voli. Il consigliere regionale, Paolo Pagliaro da oltre 20 anni di batte per i collegamenti aerei del Salento. Una delle 10 battaglie di Telerama, infatti, è legata proprio ai trasporti e al potenziamento dell’aeroporto del Salento. Diversi i sit-in, le manifestazioni, e i sopralluoghi svolti negli anni, “Azioni alle quali- dice Pagliaro – la Camera di Commercio di Lecce partecipò con il presidente Enzo Benisi. Sono lieto che anche l’attuale presidente, Mario Vadrucci, voglia scendere in campo per difendere i diritti dei cittadini e degli imprenditori salentini penalizzati dalla povertà dell’offerta dell’Aeroporto del Salento. Sono evidenti – continua Pagliaro – le enormi disparità fra l’aeroporto brindisino e quello barese: in termini di servizi e logistica dell’aerostazione, di parcheggi, di collegamenti disponibili su gomma e ferroviari, di voli, tratte e collegamenti nazionali ed internazionali. Mentre Bari vola, Brindisi arranca a causa di tante carenze e deficit che ho sempre denunciato, sollecitando un’inversione di rotta”. Nell’aprile 2021 e nel maggio scorso Pagliaro ha presentato una mozione per il potenziamento dell’aeroporto, e ancora audizioni in Commissione Trasporti. Nell’agosto scorso in un’altra interrogazione ha chiesto conto delle mancate opere di riqualificazione e ampliamento e della carenza di voli e collegamenti. A dicembre 2022 lo stesso Pagliaro organizzò un sopralluogo alla presenza di consiglieri di centrodestra, dove al presidente di Aeroporti di Puglia presentarono l’elenco di tutti i deficit da colmare. A Vadrucci Pagliaro ha chiesto di organizzare un forum alla Camera di Commercio di Lecce, invitando a partecipare tutti i consiglieri regionali salentini, anche quelli di minoranza, gli assessori, il presidente Emiliano, l’assessora Maurodinoia e lo stesso Vasile, per un confronto aperto sul futuro dell’aeroporto, da cui dipende lo sviluppo del Salento e la sua crescita turistica ed economica.
post precedente
post successivo