LECCE – I piselli salentini, gli agrumi tradizionali di Palagiano, il carciofo della terra dei Messapi, l’uva baresana, la cipolla rossa delle Saline di Margherita, il suino nero pugliese, la pecora Gentile di Puglia tra Gargano e Sub Appennino Dauno: sono i 7 nuovi Presidi Slow Food di Puglia. Sette prodotti alimentari che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento a tutela delle piccole produzioni locali di qualità. Il presidio Slow Food è applicato a prodotti rari e rischio estinzione; ai gruppi di contadini, allevatori o pescatori che li producono; ai disciplinari e alle regole di produzione che li contraddistinguono. Non un semplice elenco ma un progetto di valorizzazione non solo dei prodotti ma anche della comunità di chi produce, per conservare un patrimonio di sapori, tecniche e saperi.
Il riconoscimento per queste 7 eccellenze rare pugliesi arriva al termine della seconda fase del progetto “Presidiamo la Puglia”, che vede la collaborazione fra Regione e Slow Food Puglia. Altri 5 presidi erano stati presentati un anno fa, a conclusione del primo step del progetto. Salgono così a 35 gli “scrigni di biodiversità” pugliesi, 12 dei quali istituiti proprio nell’ambito del progetto “Presidiamo la Puglia”.
