SALENTO – Libera di amare il suo compagno, libera di lasciarsi dietro di sé una lunga scia di frustrazioni e vessazioni familiari. E’ finita bene la storia che ha visto come protagonista una ragazza originaria dello Sri Lanka, promessa sposa per volere di suo papà quando non aveva compiuto nemmeno 14 anni ad un connazionale cingalese. Un matrimonio combinato – come accade spesso in quei Paesi – scongiurato grazie alla caparbietà della giovane donna che non ne ha voluto proprio sapere di piegarsi alle logiche e consuetudini cingalesi per amore di un suo compagno di classe, un ragazzo italiano.
La vicenda ha avuto uno strascico giudiziario. Nei guai era finito il padre, un 51enne dello Sri Lanka che ha rischiato una condanna – così come previsto per reati come questi – fino a 3 anni di reclusione. L’uomo – difeso dall’avvocato Paolo Spalluto – è stato assolto con formula piena perché la ragazza, finalmente libera di amare il suo compagno di classe, ha rimesso la querela. Ma per raggiungere l’agognato traguardo ha dovuto lottare strenuamente ribellandosi alle angherie del padre.
“Decisiva – ha commentato l’avvocato Erliana Galasso, legale della donna – è stata la volontà della ragazza che, una volta diventata maggiorenne, ha deciso di rinunciare alla parte civile e di rimettere la querela neri confronti del padre perché nel frattempo la situazione familiare si era ricomposta”.
La vicenda approdò al Tribunale dei Minorenni dopo l’intervento dei Servizi sociali che si mossero, a loro volta, su una segnalazione di una insegnante a cui si rivolse la ragazza per denunciare il fatto.
