PORTO CESAREO – Andavano a fare la spesa, si fa per dire, nel magazzino del ristorante nel quale erano stati assunti come camerieri. Cibo e bevande furtivamente inseriti, a piccole tranche, in buste e borse che non avrebbero dovuto destare sospetti. E invece così non è stato.
Dopo due anni di processo i due dipendenti infedeli sono stati condannati a tre anni di reclusione ciascuno, oltre al risarcimento danni nei confronti del titolare dell’attività – un noto ristorante di Porto Cesareo – e l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni.
Così ha deciso il giudice Michele Guarini, condannando per furto continuato un 31enne originario di Altamura e una 28enne di nazionalità rumena. I fatti risalgono al 2017 quando i due sono stati assunti, insieme ad altri, per lavorare nell’affermato ristorante cesarino.
I dubbi del datore di lavoro sono stati confermati dalla testimonianza di una dipendente che più volte – così ha dichiarato – è stata insospettita dall’atteggiamento della coppia.
Il proprietario del ristorante ha dunque deciso di sporgere denuncia, assistito dall’avvocato Riccardo Giannuzzi. Nelle scorse ore, all’esito delle indagini, i dipendenti infedeli hanno incassato la condanna.
