LECCE – “Il Governo fa il suo, ma sta a noi raggiungere gli obiettivi fissati dal Pnrr, in primis smaltimento dell’arretrato e riduzione dei tempi della giustizia. E su questo di strada da fare ne abbiamo ancora tanta”. Prova ad imprimere un’accelerata l’Avvocatura distrettuale dello Stato di Lecce, diretta dall’avvocato Antonio Livio Tarentini, che questo sabato mattina ha chiamato a raccolta istituzioni, esponenti del sistema giustizia a tutti i livelli, la politica, l’Università , il mondo imprenditoriale, bancario e il terzo settore.
Sono il ministro per il Sud, Coesione e PNRR, Raffaele Fitto e il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto a tracciare la strada: “ambiziosa e da perseguire tutti insieme – dicono – con una scadenza chiara, quella del 2026, per un traguardo che chiama in causa l’intera collettività , perché la Giustizia è diritto e, al tempo stesso, dovere di tutti”.
Nella giornata di confronto, dal titolo “Le Riforme della Giustizia e il Pnrr” ,focus dunque sulle criticità emergenti dal processo di riforma in atto, le potenzialità delle diverse opzioni applicabili nel sistema italiano e gli scenari che possono realizzarsi con la loro attuazione.
In ballo ci sono più due miliardi di euro di fondi messi a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: entro marzo 2026 bisognerà abbattere l’arretrato delle controversie del 90%. Ecco perché fare il punto periodicamente sui risultati sortiti dai provvedimenti in atto è necessario: ad oggi la Giustizia è solo ad un quarto del percorso tracciato e il fallimento è un lusso che non il sistema proprio non può permettersi.