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Il Lecce si mette comodo tra sogno e realtà

LECCE – (T.D.G.) Un Lecce che diverte e di cui andare soddisfatti. Una squadra che lotta con lo spirito giusto. La squadra che ogni tifoso vorrebbe. Anche senza top player europei o mondiali. Anzi nella rosa del Lecce ci sono cinque ragazzi provenienti dalla Primavera. Anche quest’anno l’anagrafe della Serie A conferma che la rosa più giovane è quella allestita da Corvino e Trinchera.

Un avvio così in campionato non si era mai visto. Per ora il diciottesimo campionato di Serie A ha fissato un nuovo primato: mai il Lecce aveva raccolto 11 punti, frutto di tre vittorie e due pareggi, e mai era salita fin lassù in classifica. Il quadro della quinta giornata sarà completato oggi, ma il Lecce resta nel recinto della Champions League. Nella zona privé e privilegiata della Serie A.

Quanto durerà poco importa. È benzina che infiamma il morale, in senso positivo.

Gli altri numeri della squadra di D’Aversa sono fin qui già importanti: intanto con la vittoria sul Genoa la formazione leccese ha eguagliato in cinque giornate lo stesso numero di vittorie casalinghe dell’intero campionato scorso.

Strefezza e compagni sono ancora imbattuti. E, inoltre, non hanno ancora subito gol nei secondi tempi.

Dati parziali sui quali crescono grandi certezze. Una di queste è sicuramente quella che la squadra è già in sintonia con il D’Aversa pensiero. Che ha messo insieme tanti calciatori nuovi facendo recitare a tutti lo stesso spartito.

Contro il Genoa è arrivato il primo gol di Remi Oudin. Il francese, all’esordio bis, ha dato la stoccata decisiva al match piegando la resistenza del Genoa in dieci uomini dal 36′ del primo tempo.

In difesa, dal primo minuto, si è visto all’opera Touba. Altra scommessa di Corvino e Trinchera. Non sarà Umtiti, ma ha struttura, voglia e senso della posizione per essere utile a questo Lecce.

E infine Krstovic: l’attaccante montenegrino è rimasto a secco dopo tre giornate consecutive in gol. Ma non è stata una partita inutile. Ha dimostrato, anche lui, di essere un attaccante che ha fame, che ha fiuto del gol, che vede la porta come pochi.

Sotto, adesso, con la Juve. Il Lecce si è autoinvitato, meritatamente, al banchetto Champions. E per la prima volta bussa in casa della Signora precedendola in classifica.

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