Attualità

Allargamento pista, nei terreni da espropriare cresce il fronte del No

NARDò – Avanza il fronte del no all’esproprio di 350 ettari di terreno, appartenenti a vario titolo ad imprenditori del comparto agricolo e ricettivo, per consentire a Porsche Engineering, la società proprietaria di uno dei più importanti centri di sperimentazione automobilistica al mondo – di realizzare ulteriori piste all’interno dell’anello gestito dalla Nardò Technical Center, oltre a una serie di servizi aggiuntivi. Lunedì una quarantina dei 134 proprietari di terreni a cui sono stati già recapitati gli avvisi di esproprio si sono ritrovati all’interno di un agriturismo che sorge a poche centinaia di metri dalla pista di Nardò per ribadire il proprio no a quello che definiscono un vero e proprio sopruso.

I proprietari dei terreni in questione, buona parte dei quali titolari di aziende agricole che in questo modo rischiano di vedere seriamente compromesse le proprie attività, sono pronti ad alzare le barricate. Proseguono gli incontri per fare ulteriormente quadrato ed intraprendere tutte le strade necessarie a fermare la macchina dell’esproprio messa in moto da Porsche enginering.

Sulla delicata questione è intervenuto il consigliere regionale Paolo Pagliaro, che etichetta questa operazione un vero atto di prepotenza e che ha già presentato un’interrogazione urgente al presidente Emiliano ed agli assessori di competenza Delli Noci e Palese. Nell’interrogazione Pagliaro chiede se si intenda adottare in via di autotutela un provvedimento di sospensione della procedura di esproprio a fine di tutelare i legittimi interessi dei proprietari dei terreni. E ancora se si intenda aprire un tavolo di confronto con le associazioni agricole e ambientaliste, in modo da individuare possibili percorsi che evitino di penalizzare le attività produttive insediate nella zona individuata per l’espansione della Nardò Tecnical Center Porsche.

Intanto è già in via di definizione un mega ricorso per provare a congelare o rimettere in discussione l’intero iter burocratico. La vicenda quindi entra sempre più nel vivo. Prevista la firma da parte dei sindaci di Nardò e Porto Cesareo dell’accordo di programma – che ha visto la partecipazione anche di Regione Puglia e Consorzio Asi – per permettere l’espansione di Ntc che al momento può contare su 700 ettari di estensione e su una pista ad anello di quasi 13 chilometri di lunghezza e quattro di diametro. Ma non sarà certo questo l’ultimo passaggio istituzionale prima del semaforo verde all’allungamento della pista. I consigli comunali di Porto Cesareo e Nardò, infatti, dovranno approvare le rispettive varianti urbanistiche.

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