BRINDISI – E’ rimasta in silenzio per giorni interi, ma alla fine Edison ha deciso di inviare alla stampa un comunicato contenente precisazioni sull’ormai nota vicenda della realizzazione di un deposito di GNL nel porto di Brindisi.
Sia pure con tono garbato e istituzionale e ribadendo la disponibilità ad un incontro “in tutte le sedi” con le autorità di Brindisi, l’azienda precisa che la configurazione dell’impianto è semplicemente una ottimizzazione di quella per cui Edison ha ottenuto l’autorizzazione unica il 22 agosto dello scorso anno e il nullaosta di fattibilità nel 2020 dal CTR.
Si tratta – precisa la nota – di una ottimizzazione realizzata per “rispondere alle raccomandazioni della Regione Puglia e non riguarda la torcia, elemento già presente nella precedente versione del progetto e per il quale nessuno ha mai eccepito qualcosa durante la fase autorizzativa. Le modifiche servono per l’immissione diretta del Boil-off gas (BOG) dall’impianto alla rete nazionale. Per i non addetti ai lavori, si tratta di una sorta di mini rigassificatore, tanto per intenderci.
Edison aggiunge che l’attuale proposta progettuale rappresenta la migliore sintesi tra le richieste emerse e la fattibilità tecnica dell’opera e che è ulteriormente migliorativa sul fronte delle prestazioni ambientali rispetto alle precedenti ipotesi progettuali perché prevede un efficientamento dei consumi energetici. Si ribadisce, inoltre, che il funzionamento della torcia sarà occasionale e in condizioni di emergenza o di manutenzione straordinaria.
L’azienda, in ogni caso, si dichiara disponibile a incontrare il territorio per fornire ogni assicurazione in tema ambientale e di sicurezza.
Conclude annunciando che a settembre sarà presentato il rapporto elaborato dal Censis su commissione di Edison e di Confindustria per far luce sui benefici derivanti della realizzazione e dall’esercizio dell’impianto.
Fin qui la nota, da cui emerge chiaramente un dato tra le righe: nessuno può far finta di non sapere perché gli elementi tecnico-progettuali erano già noti da tempo e l’unica differenza sta tra i 32 metri della torcia a terra ed i 45 di quella in verticale.
Un motivo in più perché si faccia chiarezza anche su chi sapeva ed oggi fa finta di cadere dalle nuove.
Mimmo Consales