SANTA MARIA DI LEUCA – Nel porto di Santa Maria di Leuca le barche degli scafisti in attesa di essere “smaltite”. I cittadini segnalano un peschereccio con i serbatoi ancora pieni di gasolio in precarie condizioni di gallegiabilità e temono il disatro ambientale. Iter per lo smaltimento inziato .
Sequestrate ed ormeggiate nel molo di Santa Maria di Leuca, spesso in attesa che le indagini giudiziare facciano il loro corso, vengono poi distrutte o affidate ad associazioni benfiche. Sono barconi, quasi tutte barche a vela, gommoni, e pescherecci utilizzati dagli scafisti per trasportare migranti sulle nostre coste. La segnalazione arriva proprio dal porto di Leuca, dove un peschereccio, ormeggiato da qualche settimana è incrinato su un lato e continua ad imbarcare acqua. La preoccupazione dei cittadini è che la situazione possa precipitare. Se dovesse affondare il rischio del disastro ambientale ,ci dicono, è altissimo. Il mezzo ha ancora i serbatoi pieni di gasolio . Si tratta, come dicevamo, anche in questo caso di un mezzo posto sotto sequestro ed attraccato in attesa delle indagini, di un relitto ormai certamente da demolire. Anche in questo caso, è stato avviato il normale iter da seguire, la Capitaneria di Porto, ha allertato la Prefettura, incaricata a procedere insieme all’agenzia delle dogane. Sollecitato l’intervento celere proprio perchè il mezzo , al momento, si trova in precarie condizioni di galleggiabilità. L’attesa ora, è quella dei “tempi tecnici”, e l’organizzazione della ditta incaricata dall’agenzia. La prima operazione da effettuare è proprio quella della messa in sicurezza per scongiurare il temuto danno ambientale.