Attualità

Tavolini all’esterno dei locali: caos, verbali e ricorsi

CAOS SUOLO PUBBLICO, TRA VERBALI E RICORSI

LECCE – La stagione estiva è entrata ormai nel pieno e per i gestori delle tantissime attività che operano nel settore della ristorazione è il momento di tirare fuori sedie e tavolini per accogliere i turisti che in questi giorni roventi affollano il cento di Lecce. Non per tutti, però, perché sono in tanti a non aver ricevuto dal Comune il via libera per poter posizionare all’aperto sedie e tavolini, nonostante la richiesta per ottenere la concessione per l’occupazione del suolo pubblico, sia stata inviata entro i termini stabiliti, ovvero ad aprile, alla scadenza della proroga governativa concessa per l’emergenza Covid. Come ha fatto, rigorosamente, Luciano Faggiano, titolare del “Bar Astoria, in piazza Italia, a ridosso di Porta San Biagio. Richiesta inviata ad aprile ed ancora nessuna risposta. Qualche tavolo e qualche sedia fuori, aspettando giorno per giorno l’arrivo del parere favorevole. Sono invece arrivati i vigili, ai quali ha mostrato tutte le carte inviate per via telematica alla pubblica amministrazione. Poca cosa. Ed è arrivata la sanzione amministrativa, 120 euro da pagare entro cinque giorni, altrimenti si passa a 170. “Mi sembra allucinante”, dice Luciano Faggiano; “abbiamo presentato tutta la documentazione nei tempi richiesti e ad oggi, luglio inoltrato, nessuna risposta. E quando dovremmo metterli furi sedie e tavolini, quando finisce la stagione estiva?”. Ma c’è di più. Non serve solo ricevere la risposta. Serve anche aspettare, una volta ricevuto l’ok, un secondo via libera per l’avvenuto pagamento. “Tempi lunghissimi, impensabili per chi svolge queste attività”, incalza il titolare del bar Astoria, è’ una situazione che non riguarda solo me, ma tanti altri miei colleghi. Intanto c’è da pagare un verbale, e da presentare un ricorso per chiedere l’annullamento. Non siamo noi a non rispettare le regole, è chi governa questa città a non metterci nelle condizioni di poter lavorare. Da quello che ci risulta c’è un problema a monte, visto che l’ufficio che si occupa del rilascio delle concessioni per l’occupazione di suolo pubblico non ha personale sufficiente per smaltire l’enorme numero di richieste. Quindi, conclude Faggiano, chi è fortunato ad essere tra i primi ad avere istruita la pratica può aprire per tempo, gli altri si troveranno invece a ricevere l’ok a stagione ormai finita”. 

Articoli correlati

Lavoro e sicurezza, a Campi Salentina la 75a giornata nazionale per le vittime del lavoro

Redazione

Leonardo e la sua grande passione per la cartapesta: “Sogno di diventare un Maestro”

Barbara Magnani

A Miggiano inaugurata la nuova Residenza Sanitaria per anziani Madonna del Carmine

Redazione

“Donne non Pupe”: il premio che celebra il talento e il coraggio femminile

Elisabetta Paladini

Il gruppo Ladisa protagonista nell’ editoria nazionale

Redazione

“Tutti in piazza per Fefè”: Squinzano abbraccia il “suo” ct Campione del Mondo

Carmen Tommasi