PUGLIA – La Regione Puglia ha aggiornato la disposizione operativa sulla gestione dei cittadini, soprattutto anziani e fragili, per fronteggiare le conseguenze sanitarie dell’emergenza caldo. Un aggiornamento necessario, alla luce delle condizioni metereologiche e del numero di chiamate alle centrali operative del 118 e degli accessi ai pronto soccorso, anche da parte di pazienti provenienti da strutture sociosanitarie. Emerge una fotografia della popolazione maggiormente a rischio: anziani in primis, ma anche bambini fino a 4 anni, diabetici, ipertesi, chi soffre di malattie venose e renali, persone non autosufficienti, chi è sottoposto a trattamenti farmacologici.
La Regione fa appello soprattutto agli operatori sanitari e alle persone a più stretto contatto con gli anziani (medici di famiglia, infermieri delle case di riposo, assistenti sociali dei distretti sanitari…) perché assistano gli anziani over 75 soli o con patologie croniche invalidanti, per prevenire l’insorgenza di quadri clinici e scongiurare l’ospedalizzazione del paziente. In particolare, deve essere verificato il corretto uso della terapia e si devono attivare l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), l’Assistenza Domiciliare Integrata Medica e i supporti infermieristici e assistenziali sociali garantiti dai Distretti Sociosanitari e dai Comuni.
In questa particolare situazione di emergenza si rende indispensabile la collaborazione tra Asl, Comuni, medici di medicina generale, in raccordo con associazioni di volontariato, enti di promozione sociale, Protezione Civile e gruppi organizzati dell’ambito territoriale di riferimento che, essendo in un contatto di vicinanza e prossimità con le persone, sono in grado di conoscere e monitorare i bisogni di quelle più fragili. La gestione dei cittadini al proprio domicilio è la strategia necessaria e indispensabile per evitare il sovraffollamento dei pronto soccorso.