LECCE – Esplode una bombola del gas nell’area cantierizzata, degradata e abbandonata delle case minime nel rione San Pio, tra le via Pozzuolo e Sozy Carafa. Ed esplode la rabbia di chi, a ridosso di quell’agglomerato di case cadenti e murate in attesa di essere abbattute, ci vive e lavora. L’esplosione questa mattina, poco dopo le dieci, e solo per miracolo le conseguenze non sono state drammatiche, visto che alcuni detriti finiti sulla strada hanno sfiorato una mamma che in quel momento si trovava a passare di lì con la figlia di pochi anni nel passeggino
Sul posto sono prontamente intervenute le volanti della questura di Lecce ed i vigili del fuoco, che hanno provveduto a spegnere un principio d’incendio ed a mettere in sicurezza l’area. Tutte da accertare le cause, compresa quella del dolo. La rabbia per la situazione di degrado in cui versa quell’area recintata che la sera si trasforma in dormitorio, dove spaccio e prostituzione sono una costante, è tutta nelle parole dei residenti, che denunciano uno stato di totale abbandono
Intanto dall’assessore ai lavori pubblici Marco Nuzzaci arrivano le prime rassicurazioni. “Lunedì prossimo il cantiere delle case minime sarà videosorvegliato, abbiamo già firmato un accordo con la vigilanza privata e tutta l’area sarà messa in sicurezza”.
Ma i residenti, infuriati, chiedono che ci siano le condizioni necessarie per vivere in sicurezza.