LECCE – Marin Pongracic è di nuovo qui. Era partito dopo la conclusione del campionato, ma con la speranza di poter tornare a vestire la maglia giallorossa.
Tutto è andato come previsto. Secondo quello che era il desiderio del giocatore e i propositi di Corvino e Trinchera, il quale ha ri-presentato il difensore di nazionalità croata. “Pongracic non ha bisogno di presentazioni – ha detto il direttore sportivo giallorosso -, ma gli diamo il bentornato. Conosciamo il suo potenziale, è dotato di una tecnica sopraffina. Purtroppo starda facendo ha subito un infortunnio, superato brillantemente. A fine campionato avevamo un diritto di riscatto a costi elevati, ma abbiamo preferito mettere in pratica la nostra strategia, eccellente, in linea con i nostri parametri. La nostra volontà era quella di riprenderci Pongracic. Abbiamo un accordo con lui che scade nel 2025-2026 con opzione per un’altra stagione”.
Il difensore giallorosso si è detto felice di poter indossare la maglia del Lecce. “Ho molta voglia di tornare sul campo di gioco, mi manca molto, sono felice per la squadra, per ciò che abbiamo fatto e un po’ mi dispiace non aver potuto dare una mano. Ora però non vedo l’ora di ricominciare questa nuova avventura”.
In questi giorni ha potuto conoscere il tecnico D?Aversa. “Abbiamo parlato un po’ del mio infortunio, della mia riabilitazione. Qui mi sono trovato molto bene e anche nelle poche partite che ho giocato ho dato il mio contributo. L’anno scorso abbiamo avuto una delle migliori difese”.
Nell’ultimo scorcio di campionato è stato vicino ai compagni di squadra e ha potuto vivere le emozioni per il traguardo raggiuto. “Ero contento per i miei compagni di squadra. Sapevo che c’era la possibilità di poter tornare e ho lavorato duramente per essere di nuovo qui”.
Il suo primo campionato di Serie A è servito per capire le difficoltà di un torneo da sempre rispettato, anche se oggi forse meno ambito dai giocatori stranieri. “Sapevo che fosse molto difficile e fisico, mi aspettavo un livello molto alto. Sono qui per crescere e imparare tanto dai miei compagni. Questo è uno step molto importante per la mia crescita. Tra i miei compagni ho imparato tantissimmo da Umtiti che giocava con un calma incredibile”.
Prima del Mondiale era stato convocato dal CT della Croazia senza però poi confermare il difensore del Lecce per la spedizione in Qatar. “Giocare per la Nazionale è la cosa più bella. Darò il massimo e solo con il lavoro potrò riconquistarmi una eventuale chiamata della Nazionale. Vorrei raggiungere i livelli di quando giocavo in Champions. Abbiamo lo stesso obiettivo dell’anno scorso, ma speriamo di fare ancora meglio”.