Attualità

A Brindisi appalto rifiuti con coda giudiziaria?

BRINDISI – L’esito della gara per la gestione biennale del servizio di raccolta dei rifiuti nella città di Brindisi rischia di determinare una coda giudiziaria. Come è noto, un primo ricorso, in questo momento all’attenzione del Consiglio di Stato, riguarda proprio il bando di gara in quanto ai concorrenti sono state richieste due certificazioni non richieste in nessun’altra gara di settore a livello nazionale e che hanno determinato l’attribuzione di quattro punti nell’offerta tecnica. Certificazioni in possesso solo di una delle sei aziende partecipanti, la Teknoservice, classificatasi al secondo posto.

La Teorema, azienda classificatasi al primo posto, ha proposto un ribasso di 1.274.000 euro, pari al 4,31% rispetto all’importo a base d’asta. Una somma improponile, tanto è vero che le altre concorrenti hanno proposto generalmente un ribasso che non arriva all’1%.

Esiste, poi, il problema del personale visto che all’attuale gestore del servizio l’Amministrazione Comunale ha imposto 230 dipendenti, mentre nel capitolato della gara appena svolta è indicato l’impiego di sole 223 unità.

Il che significa che non è chiaro che fine faranno gli altri sette dipendenti, anche in considerazione del fatto che l’erogazione di somme aggiuntive da parte dell’ente comporterebbe un’anomalia che metterebbe in discussione la stessa validità della gara d’appalto.

Questi ed altri fattori, pertanto, potranno rappresentare materia di valutazione da parte dei giudici amministrativi che certamente qualcuna tra le aziende partecipanti avrà pensato di coinvolgere in aggiunta al giudizio già pendente sulla validità dello stesso bando di gara.

Mimmo Consales

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